Torino, più certezze
Una settimana fa è partito il ritiro del Torino, dapprima a Leinì, con i primi allenamenti alla Sisport e poi da venerdì tutti a Sappada a sudare, si fa per dire, sulle montagne della provincia di Belluno. Nel frattempo la squadra granata si è arricchita di new entry importanti che hanno completato l'organico, che sarà ancora modificato, con partenze e nuovi arrivi. Basha, Glik, Iori, Vives ed infine la cosiddetta ciliegina sulla torta: Guberti, il centrocampista che Petrachi ha seguito per settimane ed infine è riuscito a portare a Ventura. Adesso il mister può scegliere tra una rosa più ricca e decidere chi è adatto al suo gioco e chi non, infatti sta lavorando molto a Sappada, sia in chiave tecnica che tattica, cominciando ad insegnare il suo modulo, che potrebbe vedere in primo piano Antenucci, l'attaccante che il Toro ha voluto tenere proprio per far contento il neo mister. Bianchi, se rimarrà (il dubbio lo terremo aperto fino al termine del mercato), dovrà probabilmente cambiare tipo di manovra, non più lasciato solo in avanti, ma entrare nei meccanismi di gioco, con uno come Guberti sulla fascia sinistra, più un altro giocatore importante sulla destra che arriverà a breve, che dovrebbero permettere alle punte di avere più palle giocabili. Da tenere conto che ci sono anche Sgrigna ed Ebagua. Ventura attende ancora un altro attaccante anche senza doverne cedere uno di quelli già in rosa, ma si ha l'impressione che, se dovesse rimanere Rolandinho, il sacrificato potrebbe essere proprio Sgrigna, che quest'anno non è riuscito a far vedere tutto il suo potenziale perchè mal impiegato da Lerda. Nel gioco offensivo di Ventura Rubin potrà diventare molto importante perchè è uno di quei difensori che sa dare slancio alle ripartenze e alla fine, se il Cesena non accetterà di pagare quattro milioni di euro, certamente diventerà un perno insostituibile nella manovra di quella famosa "libidine" calcistica che il mister vuole dare al gioco granata.