Torino, non si può più tergiversare sul portiere

Cercasi disperatamente portiere esperto, con personalità e dai piedi educati. Dalla chimera Julio Sergio a Castellazzi, Manninger, Coppola, Benussi, Benassi, Handanovic, Fabre. Tanti nomi, ma nessuna certezza al momento.
28.06.2011 11:50 di  Elena Rossin   vedi letture
Torino, non si può più tergiversare sul portiere
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© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

Gillet si è accasato al Bologna e come dargli torto: serie A, più soldi e contratto più lungo. Ora il Torino è costretto a virare su un altro estremo difensore. Speriamo almeno che la lezione sia stata imparata, anche se sarebbe già da molto tempo dovuta essere assimilata,visto che nelle ultime sessioni di mercato molti sono stati i giocatori inseguiti, in quanto giustamente considerati delle priorità, e poi sfumati perché non arrivava l’affondo finale, ovvero i soldi, che servono sempre a convincere gli indecisi; soprattutto se gran parte dell’indecisione dipende dal dover giocare in una categoria inferiore e approdare in una squadra che negli ultimi anni, solo sulla carta, era sempre stata data per favorita, ma nella realtà del campo ha sempre dimostrato di essere mal costruita.

Di portieri bravi, che sappiano coniugare capacità nell’area piccola e in quella grande con piedi buoni per impostare l’azione e avere personalità per guidare la difesa, in giro non ce ne sono poi così tanti. Oltre tutto se si vuole realmente porre le basi per costruire un progetto nel tempo è doveroso cercare un estremo difensore che possa restare in granata per più di una stagione, non sfigurando anche in serie A. Sui portieri scommesse non se ne possono fare e visto quanto è delicato il ruolo neppure affidarsi a giovani promettenti, utili magari in altri ruoli, ma non fra i pali. In queste ore, dopo che Gillet ha deciso di andare a Bologna, manca solo l’ufficialità, sono iniziati a circolare tanti nomi di possibili portieri che potrebbero fare al caso del Torino.

Julio Sergio, Castellazzi, Manninger, Coppola, Benussi, Benassi, Handanovic e Fabre. Julio Sergio Bertagnoli, brasiliano della Roma in Italia dal gennaio del 2006 fra campionato, coppe nazionali e coppe internazionali, ha collezionato 61 presenze subendo 71 gol. Nell’ultima stagione con Ranieri allenatore era titolare, ma con l’arrivo di Montella sulla panchina giallorossa gli è stato preferito Doni.
Luca Castellazzi, secondo portiere dell’Inter, nella sua carriera ha vestito molte maglie, Monza, Varese, Padova, Pescara, Brescia, Reggina, Catania, Sampdoria e Inter, disputando 366 partite e subendo 513 reti.
Alexander Manninger, austriaco e vecchia conoscenza granata, mezza stagione nel 2003 dove colleziona solo tre presenze subendo cinque gol, in Italia dal 2001, con due parentesi nell’Espanyol e nel Red Bull Salisburgo. In Italia gioca anche nella Fiorentina, Bologna, Brescia, Siena e Juventus. E’ sull’altra sponda del Po dal 2008, dove fa il secondo di Buffon e poi nell’ultima stagione con l’arrivo di Storari diventa il terzo portiere, giocando solo le gare di Europa League, sei presenze e sette reti subite. Fernando Coppola, cresciuto nelle giovanili del Napoli e attualmente di proprietà del Milan, nell’ultima stagione ha difeso la porta del Siena, in precedenza era stato anche al Bologna, Ascoli, Reggina e Atalanta altalenando fra campionati in serie A e in B. Francesco Benussi, secondo portiere del Palermo, da quando nel 1999 inizia la sua carriera professionistica cambia molte squadre, quasi sempre facendo la riserva del portiere titolare e non rimanendo più di due stagioni consecutive nella stessa società, sebbene nel Venezia, dove è cresciuto, e nel Lecce sia tornato a più riprese.
Massimiliano Benassi, del Lecce dove nell’ultimo campionato ha disputato una sola partita subendo due gol, non ha mai giocato in serie B, mentre ha molta esperienza nelle categorie inferiori dove ha difeso le porte di Poggibonsi, Sansovino, Juve Stabia, Sassuolo e Perugia.
Handanovic, ovviamente non è Samir portiere dell’Udinese e della nazionale slovena, ma il cugino Jasmin che gioca nell’Empoli ed è la riserva di Samir in nazionale. E’ in Italia dal 2007 dove ha indossato le maglie del Mantova e appunto dell’Empoli. In Italia ha disputato in campionato 100 partite subendo 115 reti.
Michael Fabre, francese del Clermont Foot Auvergne, in Italia giocò tre stagioni: la prima nel 2000 negli Allievi nazionali del Bologna, l’anno seguente passò alla prima squadra come terzo portiere e la stagione successiva alla Fiorentina, che era stata ammessa in C2, senza però mai disputare una partita. Poi tornò in Francia tre stagioni nel Sedan, dove giocò cinque partite e dal 2006 nella sua attuale squadra il Clermont che milita nella Ligue 2.

Di tutti questi potenziali portieri del Torino indubbiamente alcuni corrispondono al profilo richiesto da Ventura, mentre altri decisamente al massimo potrebbero andare bene come secondo o terzo portiere, ma visto che in rosa ci sono Morello e Lys Gomis di vice il Torino non ne ha bisogno, e neppure di terzi estremi difensori. Quindi Cairo e Petrachi si concentrino nel cercare il portiere titolare senza perdere tempo a inseguire, anche solo a parole, giocatori indubbiamente validi, ma che non accetterebbero mai di scendere di categoria, e allo stesso tempo evitando quelli che non possiedono appieno le caratteristiche che Ventura ritiene fondamentali per un portiere funzionale al suo impianto di gioco.