Torino-Cagliari, le pagelle: Bergamo è così lontana per i granata...
Dagli elogi di Bergamo ai punti interrogativi di oggi contro il Cagliari. Il Torino si trasforma in gambero, gettando alle ortiche le buone impressioni fornite sette giorni fa, e regalando tre punti ai più affamati rossoblù del tandem inedito Pulga-Lopez. Inconsistente e privo di mordente per lunghi tratti di gara, l'undici di Ventura evidenzia le solite lacune nel reparto avanzato, disperdendo alcune gemme di maturità mostrate nelle precedenti uscite. Tre gare casalinghe consecutive all'asciutto fanno storcere il naso. La musica ascoltata contro l'Atalanta è già in archivio alla voce: rarità. Urge tornare sulla terra.
Torino: (4-2-4)
Gillet 6: salva su Avelar, innescato da un suo errato rilancio. Non gli riesce il miracolo sul rigore di Nenè, ma sul sinistro a giro dello stesso brasiliano si conferma un gatto.
Darmian 6: consente ad Avelar un affondo e si fa saltare con un sombrero da Astori, sull'azione che conduce al rigore. Per il resto contiene con qualche remora offensiva. Ha fornito la sua dose di volontà, calando nella ripresa, dove stende Ibarbo lanciato verso Gillet. Giallo che gli costa la squalifica.
D'Ambrosio 6: pulito in fase d'interdizione. Un paio di folate offensive senza successo. Rischia insieme ad Ogbonna di capitolare su Nainggolan nel secondo tempo. Tuttavia non sfigura.
Glik 5.5: Nenè lo impegna un paio di volte, poi gli prende le contromisure. Fa la guardia senza rischiare, prima di cadere nel tranello delle regole arbitrali. Il missile di Astori è ravvicinato, ma lui mostra d'istinto il braccio e viene punito.
Ogbonna 6: con Ibarbo duella a ritmo di spallate. Non sbanda mai in marcatura, anche se perde la bussola in qualche contropiede rossoblu nella ripresa.
Brighi 5: si dimostra più impreciso e timido del solito. Si dimentica di essere un buon incursore centrale, rimanendo ancorato al cerchio di centrocampo. Controfigura di sette giorni fa (st 31' Sansone sv: Ventura lo getta nella mischia tardivamente. Confeziona l'assist a Bianchi nella migliore palla gol in 90').
Gazzi 6: da mastino di razza si butta su ogni pallone giostrando la sfera con fosforo. Confeziona l'ottimo servizio che Cerci non sfrutta. Non è però certo dalle sue zone che Ventura cerca la luce.
Cerci 5,5 nei primi minuti di entrambi i tempi fa crescere l'attesa per la sua verve apparente. In realtà si ingolfa nel momento della verità. Fiacco poi nel ricevere la splendida palla di Gazzi. I suo cross sono pillole di sonnifero che i difensori sardi non ingoiano.
Stevanovic 5,5: in casa non ha mostrato nemmeno un terzo del suo talento. L'ultimo passaggio è il suo tallone d'Achille e nelle poche ripartenze granata difetta di rapidità di esecuzione. Lezioso (st 16' Vives 5.5: un tiro alle stelle da buona posizione e poco altro).
Bianchi 6: nel primo tempo è una comparsa. La squadra non lo supporta a dovere, anche se i pochi palloni che gestisce fanno venire l'orticaria. Nella ripresa emerge nelle due situazioni più limpide della squadra: la zampata esce di un nulla, l'incornata gonfia la rete. Invano.
Sgrigna 5: perde l'attimo giusto nel contropiede più lineare della prima frazione. Si muove molto, più di Bianchi, ma senza incidere. Troppo fumoso (st 7' Meggiorini 5: quasi un tempo per creare solo confusione. Non è certo il compito affidatogli da Ventura).
All. Ventura 5.5: sulla sua bancarella la qualità non è eccelsa, ma non la sfoggia con la dovuta sapienza. L'abbuffata di Bergamo non ha eliminato i punti oscuri di questa squadra, soprattutto in fase propositiva. La carta Sansone andava spesa ben prima, invece di un Meggiorini inconcludente. La palla non ha frullato e le ali hanno dispensato soprattutto noia.
Cagliari: ( 4-3-1-2)
Agazzi 6,5, Pisano 6,5, Avelar 6, Ariaudo 6,5, Astori 7, Conti 6,5, Dessena 6, Nainggolan 6, Ekdal 6, Ibarbo 6,5, Nenè 6,5, Thiago Ribeiro 5,5, Sau sv, Eriksson sv. All. Pulga 6,5.