Torino: a Brescia solo per giocare calcio
Ricordiamoci che è pur sempre una partita di calcio. Quando c'è qualcosa che non va sugli spalti, chi ne risente maggiormente è il gioco in campo. Non si gioca con i paraocchi: se c'è tensione fuori dal campo, c'è tensione anche dentro. Doveva essere solo una partita, invece da quello che si sente sembra che sarà la "guerra dei mondi". Continua ad aumentare la tensione intorno alla gara di stasera e sono giorni che ormai si sentono da ogni angolo appelli affichè i 90 minuti di Brescia-Torino non degenerino in scene di guerriglia urbana. Di chi è la colpa è meglio non pensarci. A volte stare in silenzio e guardare da persone civili è la migliore dimostrazione di intelligenza possibile.
Ieri notte presso l'albergo sede del ritiro del Toro è stato fatto esplodere un grosso petardo e solo qualche ora prima, alcuni tifosi bresciani avevano fatto irruzione nella struttura con l'intento di disturbare o intimidire la formazione granata. Ora, come se non bastasse, la Questura di Brescia sta indagando su possibili oggetti contundenti fatti entrare di nascosto all'interno del Rigamonti dagli ultras bresciani. Questi avrebbero addirittura scavalcato le inferiate nella notte e approfittato proprio del buio per passare inosservati. Non è così che ci si prepara ad una partita. Non è così che ci si gode una partita. Allo Stadio ci saranno anche tanti bambini innocenti che vogliono solo assaporare il gusto del buon calcio. Ogni tanto bisognerebbe pensare anche a loro e all'esempio che per loro sono i calciatori: lealtà e fairpaly. Ci auguriamo che il giusto mix stasera la faccia da padrona.