Sul nome dello stadio si apre uno spiraglio

La vendita del nome dello stadio Olimpico potrebbe essere sospesa. Ai tifosi la speranza di scegliere il nome. La ricostruzione dello stadio Filadelfia è sempre in attesa di ulteriori sviluppi. I tifosi granata vigilano sui loro interessi.
28.09.2011 10:33 di  Elena Rossin   vedi letture
Sul nome dello stadio si apre uno spiraglio
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Non vi è ancora nulla di certo, e questo va detto subito e con grande chiarezza, ma sembra che l’amministrazione comunale di Torino abbia intenzione di sospendere la vendita del nome dello Stadio Olimpico, questo secondo quanto dichiarato a Tuttosport, riportato in un articolo pubblicato oggi a firma Marco Bonetto, da Carlo Diana uno dei fondatori della Reset Group, l’agenzia il cui presidente è Davide, il figlio di Marcello Lippi che legittimamente si è  aggiudicata il bando, indetto dalla precedente amministrazione comunale, per veicolare la propria immagine e la propria mission, comprando i diritti su alcuni impianti fra cui appunto lo stadio Olimpico.

 

I tifosi granata vorrebbero che il nome dello stadio in cui gioca la loro squadra del cuore e che il Torino Fc affitta dal Comune avesse una connotazione marcatamente e inequivocabilmente da Toro, come ad esempio Grande Torino. Per questo quando è iniziata a circolare la notizia che un’agenzia si era aggiudicata la possibilità di cercare uno sponsor per dare il nome allo stadio i tifosi sono entrati in fibrillazione temendo che il nome non sarebbe stato un nome da Toro. Ora se, effettivamente, il Comune si avvarrà della possibilità inserita nel bando di gara - “L’Amministrazione si riserva, insindacabilmente, di non accettare proposte qualora emergano situazioni che configurino conflitti di interesse tra l’attività pubblica e quella privata, con possibili danni alla propria immagine e/o alle proprie attività di istituto, ovvero qualora si ravvisino motivi di inopportunità generale” – di non più concedere all’agenzia di scegliere il nome dello stadio, allora per i tifosi si apre uno spiraglio e forse, magari attraverso un democraticissimo referendum, verrà concesso loro di scegliere il nome della loro casa.

 

Mettiamo subito in chiaro che l’amministrazione comunale a fronte delle crescenti polemiche dei tifosi, che poi sono anche i cittadini che vanno a votare, per opportunismo ha deciso di prendere tempo, in quanto finora decisioni definitive non ve ne sono state, e valutare con calma cosa sia più conveniente fare e che la Reset Group temendo un ritorno d’immagine negativo molto probabilmente preferisce allontanare da sè questa patata bollente. Ma anche se è l’opportunismo a smuovere la situazione i tifosi del Toro non devono cantare vittoria fino a quando sullo stadio non ci sarà una bella scritta con il nome che più gradiscono perché, come il passato ha insegnato, la beffa è sempre in agguato.

 

La questione nome dello stadio potrebbe risolversi come i tifosi-cittadini-elettori granata vorrebbero, e si spera che questo avvenga nel più breve tempo possibile. Magari il presidente Cairo, nell’ottica di ricucire il rapporto anche con il gruppo di tifosi a lui più avversi, potrebbe intercedere con l’amministrazione comunale e accelerare i tempi per la soluzione definitiva sul nome dello stadio. Staremo a vedere.
Un’altra questione molto cara ai tifosi-cittadini-elettori granata e in ballo da troppo tempo, esattamente da 5185 giorni come direbbe Fabrizio Turco conduttore della trasmissione “Toro amore mio” in onda il giovedì sera su Quartarete Tv: la ricostruzione dello stadio Filadelfia. Che per riedificare lo stadio del Grande Torino ci siano dei tempi burocratici e tecnici da rispettare è l’assoluta verità, ma che l’amministrazione pubblica e il Torino Fc debbano fare di tutto perché avvenga al più presto e con la massima trasparenza senza speculazioni di alcun tipo è doveroso. Per far di tutto ovviamente s’intende: indire il bando per la presentazione del progetto, scegliere il progetto, trovare i soldi necessari per coprire tutte le spese di realizzazione, stanziare i soldi, iniziare i lavori e portarli a termine nei tempi previsti, inaugurare il nuovo Filadelfia. Anche su questa questione staremo a vedere.
Ai tifosi del Toro non resta che vigilare e tenere il fiato sul collo a chi ha il potere di decidere per non correre il rischio di essere sbeffeggiati.