Sbaglia l’arbitro e paga nuovamente il Toro

17.09.2013 09:52 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata
Sbaglia l’arbitro e paga nuovamente il Toro
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Ci risiamo, solo che questa volta cominciamo subito a pagare dazio, tre partite, due decisioni pesanti contro il Toro, errori arbitrali casuali si dirà, caso che è cieco, eppure capace di vederci benissimo quando vuole e quando serve.

Si potrebbe affermare che nel calcio italiano, tutto cambia affinché nulla cambi, altro che Gattopardo e risorgimento, passano gli anni, passano i responsabili degli arbitri, cambiano le regole, aumentano esponenzialmente gli arbitri in campo, ma a pagare dazio sono sempre le stesse. C’è poco da fare, anzi secondo qualcuno è bene farne l’abitudine, anche se questo significa arrendersi al fato avverso, e prendere quel poco che c’è permesso prendere. Non è da tifosi del Toro pensarla in questo modo, infatti, io la penso diversamente.

Tornando all’episodio, che qualcuno ha definito “una truffa”, seppur in senso relativo, ai danni del Toro, si può tranquillamente dire, ed i fatti sono fatti, che l’arbitro, in pratica, il signor Massa, ha permesso al Milan di giocare l’intero recupero 11 contro 10. Questo contro non solo qualsiasi logica, a scapito del buonsenso, ma soprattutto contro ogni regolamento. Ed è questa la cosa più grave, il regolamento parla chiaro, poteva interrompere la gara se riteneva il giocatore seriamente infortunato, o far proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco, se riteneva il giocatore lievemente infortunato. Tutto questo senza che il Torino avesse la necessità di muovere un solo dito. Ma il Toro aveva pronto il cambio, il giocatore era sulla linea mediana di gioco, il quarto uomo vicino a lui, la lavagnetta con il numero del giocatore da sostituire pronta, e cosa che in pochi hanno notato, l’arbitro con il fischietto in bocca, pronto cioè a fermare il gioco per permettere la sostituzione. Fischietto che è tornato nella mano di Massa, quando Mexes ha effettuato la rimessa in gioco. Tralascio che il Toro aveva il diritto di fare la sostituzione, anche a due secondi dalla fine, e che Mexes ha effettuato la rimessa con solo un piede per terra, quindi non correttamente.

Auguro al signor Massa di dirigere altre cento partite nella massima serie, ma una domanda mi resta, se, cioè, un errore del genere fosse capitato ad una delle squadre di vertice, o anche al Milan, per quanto tempo sarebbe stato sospeso?

Quanto al far play, il Toro veramente non ha niente da imparare da nessuno, fortunatamente, sempre che Ventura non inciti un suo giocatore ad effettuare una rimessa laterale con un giocatore infortunato e a terra della squadra avversaria, manteniamo quindi la nostra identità, di una squadra rognosa, ma sicuramente leale.

Quanto alla partita, il Toro ha dominato in lungo ed in largo il Milan. Il due a zero per quanto avevano espresso le squadre era persino stretto ai granata. Un dominio netto, che gli ultimi otto minuti finali non possono aver scalfito. Certo rimane il rimpianto, perché si poteva portare a casa l’intero bottino, e fare un salto notevole in classifica. Il Milan visto a Torino difficilmente potrà raggiungere la zona UEFA, parere personale è ovvio, meglio, anzi molto meglio potrebbe fare il Toro, specialmente se anche Immobile comincia a trovare la via del gol. Evidentemente Torino porta bene ad Allegri, che dopo aver salvato la sua panchina con il Cagliari, proprio a Torino nel '98, in una partita “stradominata” dai granata, che potevano chiudere il primo tempo con un secco 3-0, forse, la salva nuovamente con un 2-2 che definire rocambolesco è persino un eufemismo.

Cosa resta? Un ottimo Toro, che deve però gestire meglio certe situazioni, che può puntare più in alto di quanto io stesso avessi pensato. Certo il rimpianto di non aver voluto osare di più, negli ultimi giorni di mercato, resta, specialmente perché nelle mani di Ventura, questo Toro sembra voler provare a volare.