Sanchez Miño, storia di un equivoco

29.12.2014 10:58 di  Matteo Maero  Twitter:    vedi letture
Sanchez Miño, storia di un equivoco
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quando a metà luglio il sito del Torino FC diede l'ufficialità del suo acquisto, la gioia dei tifosi fu grande. Finalmente, anche il Toro poteva vantare di avere un calciatore che concentrava in sé fantasia e concrezza tecnico/tattica, unite ad un età relativamente giovane: il suo nome è Juan Sanchez Miño.  

Effettivamente, per quanto si poteva vedere nei vari video sparsi per la Rete, l'argentino scuola Boca Juniors prometteva davvero benissimo, tanto da essere considerato un po' da tutti il miglior acquisto del calciomercato granata, un'individualità assai funzionale al famigerato processo di crescita.

Come è possibile dunque che l'ex Boca Juniors sia passato in soli tre mesi da fuoriclasse a esubero parastatale? La risposta a questo quesito è tutta in un equivoco puramente tecnico. Questo si compone sostanzialmente di due fattori: l'oggettività del gioco e il posizionamento in campo, l'uno conseguenza dell'altro. 

Sanchez Miño nasce, cresce e gioca come esterno "alla Darmian", in grado perciò di coprire tutta la fascia. Come facilmente intuibile, i compiti tecnici di questo ruolo sono ben diversi da quelli assegnati ad una mezz'ala, soprattutto nel caso del 3-5-2 Venturiano, che prevede due esterni che alzano molto le loro linee d'azione proprio per sostenere la manovra offensiva delle mezz'ali. Questa complementarietà dei due ruoli basta da sola per specificare al meglio l'enorme differenza tra l'essere esterno o mezz'ala.

Un giocatore fuori ruolo, in un calcio diverso da quello sudamericano. I ritmi, l'agonismo e una tecnica più improntata sull'estro che sulla tattica solo solo tre degli infiniti fattori di differenza che dividono Futebol e Calcio, considerando che il calcio itlaiano è addirittura uno dei più "latini" del vecchio continente. 

Fuori ruolo e fuori contesto: un mix letale che nel breve termine può portare solo al fallimento e così è stato. Almeno fino ad ora, perché anche nello scenario più cupo e desolante ci possono essere spiragli di luce, che in questo caso si chiama pazienza. Da parte di Sanchez Miño oppure di GPV? Forse da parte di entrambe. L'errore tecnico da parte di schiera la squadra in campo è plausibile, così come la mancanza di professionalità da parte dell'argentino, che dovrebbe mettersi a maggiore disposizione della squadra, invece che rimanere in balia di una mediocrità non sua. Tuttavia, il tempo pare stringere e l'equivoco allargarsi sempre di più. E il calciomercato sta a guardare...