Quando ci vuole Pazienza
L’ultimo tassello per completare il centrocampo potrebbe arrivare dall’altra sponda del Po. La Juventus infatti è proprietaria del cartellino di Michele Pazienza, il nuovo obiettivo di Cairo. Con questa operazione le rispettive dirigenze forse darebbero un senso all’affare Pasquato, parcheggiato al Toro per 4 mesi. I bianconeri cederebbero senza molti problemi il mediano che l’editore sembrerebbe voler consegnare al più presto al suo allenatore. Senza discutete le indubbie qualità del centrocampista di San Severo per il Toro il profilo di giocatore ideale sarebbe Almiron e sarebbe il vero regista in grado di far svoltare la squadra. Stando però agli ultimi rumors di mercato, la trattativa per Pazienza è quella più calda in casa granata.
Il ventinovenne, nato il 5 agosto , ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile del Foggia e sempre con la maglia rossonera ha giocato in prima squadra per 4 stagioni. Nel 2003 passa all’Udinese e rimane in Friuli fino al 2005. Nella sessione estiva del calcio mercato di quello stesso anno si concretizza il suo passaggio alla Fiorentina. Nota curiosa è la coincidenza dei numeri nelle esperienze in maglia viola e bianconera: 52 presenze e 0 reti. Rimane in viola fino alla fine della stagione 2007/2008 al termine dalla quale il Napoli lo acquista a titolo definitivo. All’ombra del Vesuvio il centrocampista totalizza 106 presenze e si sblocca anche sotto il profilo realizzativo segnando 4 gol anche se non è certo compito suo siglare reti con regolarità. Nel 2011 passa alla Juve e nei piani della società dovrebbe essere il vice-Pirlo ma a gennaio 2012, dopo 8 apparizioni, per esigenze personali chiede ed ottiene di trasferirsi nuovamente a Udine dove ha messo su casa. A fine campionato torna a Torino ed ora sembrerebbe probabile il passaggio in granata anche se la concorrenza della Fiorentina è agguerrita e s,e veramente Pazienza è il profilo di centrocampista richiesto da Ventura, bisognerà cercare di non ripetere un nuovo caso Canini.
Dal punto di vista tecnico-tattico l’ex Udinese è un giocatore che sa unire la fase di rilancio dell’azione a quella di contenimento. Dotato di buona corsa e resistenza con il passare degli anni ha affinato anche una discreta tecnica che gli ha permesso soprattutto a Napoli di essere in grado di impostare con buoni risultati la manovra ed ora è un centrocampista completo. Dotato di esperienza e capacità di inserimento rappresenta un elemento duttile che comunque potrebbe essere in grado di prendere in mano le redini del gioco del Torino, nel caso in cui la scelta di Cairo ricadesse su di lui.