Pareggio di episodi fra Toro e Samp
Un punto guadagnato o due punti persi per Sampdoria e Torino? Per la classifica il punto è guadagnato, per quello che si è visto in campo Ferrara e Ventura possono considerarli due punti persi, perché entrambe le squadre possono recitare il mea culpa: alla Samp, soprattutto nel primo tempo, è mancata la dinamicità quando aveva la palla e Maxi Lopez è stato lasciato troppo solo e poco rifornito perché la squadra era troppo lunga, mentre un aumento della pericolosità si è avuto con l’ingresso in campo di Eder che da solo ha tenuto in apprensione la retroguardia granata e il Torino in alcune occasioni ha vanificato con errori individuali quanto provava a costruire e nella fase offensiva non è stato abbastanza incisivo. La partita è stata determinata dai due episodi dei rigori, giustamente fischiati dall’arbitro Calvarese per falli in area rispettivamente di Soriano su Cerci e di Glik su Eder, e puntualmente finalizzati da Bianchi e Pozzi.
Sul piano tattico e del gioco il Torino è apparso fin dalle prime battute meglio della Sampdoria che si è basata più sulle capacità individuali dei suoi giocatori. I padroni di casa nel passare dalla fase difensiva a quella offensiva non esprimevano chiarezza d’idee e di gioco risultando quindi non ordinati, seppur nel primo tempo e poi anche sul finire della gara non siano loro mancate le occasioni per segnare. Al 37’ punizione a giro di Maresca, per una spallata di Meggiorini a Estigarribia, in volo Gillet con la mano devia; al 45’ Gastaldello, su assist di Maresca, tira da posizione ravvicinata e il portiere granata non si fa sorprendere; al 94’ Eder da fuori area fa partire un gran tiro Ogbonna prova ad intercettarlo e poi Gillet con un intervento provvidenziale devia la palla sul fondo. Nell’azione della traversa di Maresca dopo la deviazione di Gillet la palla è arrivata a Berardi che l’ha subito calciata verso la porta, ma Maxi Lopez, che era in posizione di fuorigioco ininfluente in quanto oltre Gillet, l’ha intercettata spedendola in rete e quindi rientrando nell’azione, infatti, l’arbitro ha fischiato annullando il gol. Un'altra occasione sfumata per la Sampdoria al 41’ quando Estigarribia ha rubato palla a Darmian e si è presentato a tu per tu con Gillet che in uscita, grazie anche al recupero del compagno appena gabbato, ha impedito all’ex juventino di colpire bene la sfera producendo quindi un tiro errato e non pericoloso, perché effettuato con la punta e non con il collo del piede.
Il Torino ha manovrato più coralmente e faceva circolare meglio la palla, ma a centrocampo perdeva in fluidità e ha evidenziato carenze nell’impostazione della fase offensiva e quando riusciva ad arrivare al tiro finale troppe volte non ha inquadrato lo specchio della porta. Al 4’ tiro al volo di Cerci e palla fuori; all’11’ Bianchi prova la conclusione, ma la sfera finisce ben lontana dalla porta; al 22’ su punizione di Vives Ogbonna sfiora di testa, però non gli riesce la deviazione in porta; al 24’ Cerci ci prova con un tiro da fuori senza sorprendere Romero; al 53’ un cross di Darmian viene deviato dalla difesa blucerchiata che per poco non trafigge il proprio portiere sempre molto attento; al 56’ ancora un tiro di Cerci che però finisce sul fondo; al 61’ azione di prima dei granata con Santana che è impreciso nell’ultimo passaggio e la palla termina sul fondo; al 79’ un tiro di Sgrigna è stato intercettato dalla difesa avversaria; al 92’ Cerci tenta il tiro, ma la palla viene intercettata da Gastaldello.
Per capire il vero valore di una squadra è troppo presto perché si sono disputate solo quattro partite, ma una cosa è certa ed emergeva già alla chiusura del calciomercato: al Torino manca un uomo che imposti la manovra offensiva dettando i tempi e gli inserimenti negli spazi. Ventura potrà far crescere i giocatori che ha a disposizione, ma a questa carenza difficilmente potrà sopperire e i granata fino a gennaio, alla riapertura del mercato, molto probabilmente raccoglieranno meno di quello che semineranno perché sono un po’ fragili dal centrocampo in su e spesso le azioni pericolose saranno più frutto delle giocate dei singoli, un po’ come è accaduto oggi quando Cerci è entrato in area e ha costretto al fallo da rigore Soriano. Avere giocatori di qualità ed esperti della categoria paga, Gillet ne è la dimostrazione.