Ogbonna, il profilo di un potenziale campione

13.11.2012 11:08 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Matteo Gabiano per TorinoGranata
Ogbonna, il profilo di un potenziale campione
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Senso della posizione e dell’anticipo, buona visione di gioco, forza atletica e fisica, personalità, ottimi piedi, classe ed efficacia nei contrasti sono le principali caratteristiche che rendono Angelo Ogbonna uno dei difensori più forti del panorama calcistico italiano. Il vicecapitano dei granata ha infatti conquistato tutti: il Toro, i suoi tifosi, Prandelli e, soprattutto, i presidenti dei club più prestigiosi di tutta Europa. Nato a Cassino il 23 Maggio 1988, Ogbonna cresce nelle giovanili del Toro e debutta in prima squadra (allenata da Alberto Zaccheroni) l’ 11 Febbraio 2007 in un Toro- Reggina 1-2. Dopo un anno d’ esperienza a Crotone, torna a Torino e, impiegato nel ruolo di terzino sinistro, disputa 19 gare durante la stagione della retrocessione. I 3 anni di purgatorio in Serie B rappresentano la svolta: il giocatore viene spostato al centro della retroguardia granata e migliora di partita in partita, tanto da guadagnarsi la prima chiamata in Nazionale maggiore il 3 Giugno 2011. Si può paragonare la sua crescita nel triennio di B ad una ripida parabola ascendente il cui picco sembra tuttora molto lontano. Conclusosi il campionato 2011/2012 con la promozione del Toro in Serie A, viene inserito nella lista dei 23 convocati per i campionati europei in Polonia e Ucraina, ma nel corso del torneo Prandelli gli preferisce il trio juventino Bonucci-Chiellini- Barzagli.

Le convocazioni in nazionale (avvenimento rarissimo per un giocatore che militava nella serie cadetta) e le sue impeccabili prestazioni sono indice sì di uno strapotere fisico e atletico, ma soprattutto di un’ evidente maturità mentale. Ed è proprio questo l’ aspetto che scinde i buoni giocatori dai futuri campioni. Non vanta ancora alcun trofeo nel suo palmares, ma la sicurezza con cui gioca e argina le sortite offensive avversarie, la sua capacità di prendere le redini del reparto e di rimanere lucido in qualsiasi momento della gara sono peculiarità proprie di un giocatore di assoluto valore internazionale. Ciò che stupisce maggiormente del numero 6 granata è la sua continuità di rendimento: mai una partita sotto le righe (nemmeno dopo il salto di categoria), mai un contrasto falloso, un anticipo mancato o un errore di posizione. Insomma, è davvero difficile trovargli un difetto. Probabilmente, la vera prova del 9 consisterà nel suo adattamento in una grande squadra, realtà in cui avrà maggiori pressioni e responsabilità. Come detto poc'anzi, però, uno dei principali fattori a suo vantaggio è la maturità mentale, condizione fondamentale perché un giocatore possa far bene in una compagine di alto livello. A soli 24 anni, Ogbonna è l’elemento più importante della rosa del Toro ma i grandi club bussano alla porta di Cairo già da molto tempo. L’ augurio che la sua carriera sia piena di successi è d’obbligo e la speranza che possa conseguirli con la maglia del Toro, seppur remota, è l’ultima a morire.