Mister X continua a tenere banco

30.12.2008 08:38 di  Marina Beccuti   vedi letture
Mister X continua a tenere banco
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E’ vero, Torino è la città dei misteri ed il luogo prediletto da Dario Argento per girare i suoi gialli horror e magari invece di scrivere “Profondo Rosso”, il suo film cult, potrebbe riadattare con un po’ di suspense in più “Profondo granata” (c’è anche un libro con questo titolo). Cairo non vende, l’ha detto, al 99 per cento, dunque rimarrebbe aperto uno spiraglio, quell’uno per cento che lascia aperte tutte le ipotesi del caso. E se davvero esistesse questo enigmatico signore dalla cassa pesante? Per Cairo tutto sommato sarebbe un guadagno, visto che ha preso il Toro da zero, senza sborsare grosse cifre, per poi rivendere il malloppo ad una cifra che potrebbe aggirarsi sui quaranta milioni di euro. Guarda caso era la stessa cifra che aveva promesso di investire Mongarli se Cimminelli gli avesse ceduto il fu Torino Calcio. L’inventore della linguetta a strappo delle lattine, che faceva affari in Cina e Russia.


In maggioranza i tifosi stanno dalla parte di Cairo, ma qualcuno comincia a vacillare, se ci sono i soldi perché non tentare la nuova avventura? Intanto, prima di emettere qualsiasi giudizio, è meglio attendere il nome del fortunato ereditiere, dove può essere che l’eredità non centri nulla, magari un nome scelto a caso, prendendo d’uso quello di una nota trasmissione tv, sperando che la prossima non sia L’Isola dei famosi. Di certo è che, nel periodo in cui non si gioca per via delle feste natalizie, uno dei momenti più oziosi dell’anno, il Torino tiene banco più che per il mercato per questa bomba, al momento senza detonatore.


La prassi della riservatezza è d’obbligo per non fare la fine di Carlos Slim dato per il nuovo patron della Honda F1, che invece poi ha smentito ogni trattativa (notizia data in anteprima dallo stesso giornale che ha dato spazio a Mister X). E’ il metodo usato che lascia perplessi, dove qualcuno sente puzza di bruciato, perché siamo anche vicini alle elezioni di primavera dove è facile mettere in moto qualche nome affiancandolo ad una squadra di calcio, Berlusconi docet. Può essere che tutto finisca nel dimenticatoio e che, alla ripresa del campionato e con il calciomercato alle porte, il famigerato Mister X si volatilizzi. Il metodo usato è stravagante ma potente, mettere la pulce nell’orecchio passando dai media invece che dal diretto interessato, forse per tastare le emozioni dei tifosi, dove molti arricciano il naso, ma qualcuno invece comincia a sognare.


Il Toro, negli anni, ha insegnato che i voli pindarici sono proibiti, anche Urbano Cairo quando detronizzò Giovannone divenne Papa, ma ora, visti i mancati risultati sperati, inizia a vacillare il suo trono. Però è meglio togliersi dalla testa che arrivi un altro mecenate, alla Moratti per intenderci, a far grande il Toro, un dato di fatto è certo: con la crisi economica che imperversa sembra assai difficile che qualcuno elargisca soldi a go-go. Molto più facile cercare pubblicità, un Pinco Pallino qualsiasi, unito ad una quadra di calcio, giocoforza diventa famoso, magari anche solo per un giorno, ma l’effetto è stato creato ad arte.