Massimo Neri: "Il freddo intenso può causare infortuni"

11.02.2012 08:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Tuttomercatoweb.com
Massimo Neri: "Il freddo intenso può causare infortuni"
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© foto di Castellani/FDL71

Abbiamo intervistato in esclusiva Massimo Neri, preparatore atletico delle squadre allenate da Fabio Capello, e con lui parlato di come il freddo può essere causa di infortuni e se si possono prevenire. Per evitare traumi e lesioni riconducibili alle basse temperature e al terreno di gioco gelato si deve effettuare un riscaldamento mirato e indossare abbigliamento e scarpe adatte. La settimana tipo di allenamento non viene modificata a causa del freddo se le strutture sono agibili. Anticipare gli orari delle partite al pomeriggio verrebbe incontro alle esigenze dei giocatori e degli spettatori.

Il freddo intenso di questo periodo può causare infortuni?
“Se non lo si affronta con le dovute precauzioni può essere sicuramente causa di infortuni di tutti i tipi. La temperatura corporea deve essere portata al giusto livello per affrontare il freddo estremo, perché un conto è prepararsi e scaldarsi per giocare quando vi sono venti gradi, tutto un altro quando si è sotto zero. In quest’ultimo caso il riscaldamento deve essere più specifico in quanto il terreno di gioco non è nelle condizioni ideali, perché può essere o eccessivamente pesante a causa della pioggia o gelato e i giocatori vanno incontro soprattutto a problemi di equilibrio sia statico sia dinamico e viene modificata la bio-meccanica del gesto atletico. In queste condizioni può capitare di fare movimenti improvvisi e inconsulti ai quali non si è preparati e si può andare incontro a lesioni e a traumi”.

Gli allenamenti vengono modificati rispetto al solito in caso di temperature molto rigide?
“No, in teoria non va modificato l’allenamento se nella settimana tipo si ha in programma una determinata cosa e si ha la possibilità di svolgerla in quanto le strutture la consentono ed è giusto che venga fatta. Ma se durante la settimana o perché piove troppo e il campo è allagato o nevica abbondantemente ed è gelato si è costretti a trovare soluzioni alternative come lavorare in palestra o in una struttura coperta, come ad esempio ha la Juventus a Vinovo, ma anche altre società dispongono di campi coperti. Non cambia molto la fase di avvicinamento alla partita, viene modificato solo il riscaldamento pre-partita in modo da far entrare in campo i giocatori con una temperatura corporea adeguata”.

Quindi i più a rischio infortunio sono i calciatori che entrano a gara in corso?
“Sì, perché chi entra a partita in corso capita che debba fare un riscaldamento affrettato per la necessità di sostituire un compagno. Infatti il consiglio che do e che utilizzano tutti i preparatori, soprattutto nella stagione invernale, è quello di far scaldare a turno, tre giocatori per volta come da regolamento, tutti i calciatori della panchina in modo tale che, se all’improvviso per un infortunio o un’esigenza tecnico-tattica dell’allenatore qualcuno deve entrare in campo, sono già sufficientemente preparati per giocare”. 

Che accorgimenti si possono adottare quando si gioca su campi ghiacciati?
“Non ci si fa male a causa del campo, ma il terreno in certe condizioni può predisporre all’infortunio. Un conto è giocare in primavera su un campo con l’erbetta morbida, altra cosa a meno cinque, sei e addirittura a meno dieci gradi, sono situazioni completamente diverse e in caso di condizioni estreme bisogna utilizzare delle particolari precauzioni come un riscaldamento specifico, magari anche a livello fisioterapico intervenendo sui muscoli in modo da renderli pronti ad affrontare il freddo e coprirsi, per quanto è possibile, indossando la calzamaglia, sotto-pantaloncini e sotto-maglie, guanti, paracollo. E’ importante scegliere la scarpa e i tacchetti più adatti alle condizioni del terreno per mantenere meglio l’equilibrio ed evitare scivoloni e cadute improvvise. Ma ci sarebbe anche un altro importante accorgimento da adottare”.

Quale?
“Almeno in questo periodo di freddo eccezionale bisognerebbe anticipare gli orari delle partite facendole disputare tutte alle quindici, quando le condizioni climatiche sono un po’ meno sfavorevoli rispetto alle nove meno un quarto di sera. Questo sarebbe un andare incontro alle esigenze dei calciatori ed offrire, secondo me, anche uno spettacolo migliore perché magari nel pomeriggio i campi non sono gelati e poi i tifosi patirebbero meno il freddo. Sugli orari delle partite entrano in gioco interessi vari a livello televisivo, però si tratterebbe di trovare delle soluzioni temporanee di breve durata anticipando le gare in orari più consoni”.