L’Italia più brutta di sempre. Ignorato Cerci, perché?

25.06.2014 12:42 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata twitter @ flavio_bacile
L’Italia più brutta di sempre. Ignorato Cerci, perché?
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Tra le tante nazionali che ho visto, e i dieci mondiali che ho seguito, questa è senza dubbio la più brutta nazionale che mi è toccato seguire, con delle scelte sul modulo, sugli uomini e sui cambi che francamente definire cervellotiche è un complimento. Avevo già sostenuto che questa nazionale di Prandelli non mi piaceva, assurdo per me, giocare con tre registi, assurdo cambiare modulo prima del mondiale con Aquilani che era il normale sostituto di Montolivo, assurdo non mettere in campo dalla prima partita la coppia Immobile-Cerci, assurdo portare in un mondiale giocatori che non hanno corsa, dove ormai tutti corrono ed il fattore fisico è determinante.

Tornando all’attualità, la partita contro l’Uruguay ha dimostrato che avevo ragione, altra formazione discutibile, con due punte centrali che non avevano mai giocato insieme e che si sono calpestati i piedi per tutto il primo tempo, e con la difesa a tre voluta a furor di popolo. Inutile tirare in ballo l’espulsione di Marchisio, giusta a norma di regolamento, piuttosto ricordo che l’unico tiro della nostra nazionale, quindi l’unica parata di Muslera, è stata su un tiro di Pirlo, calcio di punizione dal 30 metri, centrale. Primo tempo brutto, ripresa anche peggiore, grazie ai cambi di Prandelli, la squadra di Tabarez conquista campo, e trova il gol con Godin, di testa su palla ferma, clamoroso anche questo, visto che si sapeva, anzi si era certi, che era l’unico che poteva fare male su palla ferma. Ho parlato dei cambi di Prandelli, rivediamoli insieme.

Esce Balotelli, e ti aspetti che entri Cerci, per tenere le due punte, che erano state tanto pubblicizzate, e anche perché l’Uruguay non aveva creato grossi pericoli, e l’Italia aveva difficoltà a creare palle gol. Invece entra Parolo, ed l’incitamento di Prandelli al giocatore, riportato dal telecronista Rai, è questo: “vai che hai campo”, allora metti Cerci, scusa.

Ancora peggio dopo, esce per crampi Immobile, che nel bene o nel male riusciva a tenere impegnata la difesa dell’Uruguay, impedendogli di avanzare a supporto del centrocampo. Ti aspetti nuovamente di vedere Cerci, che avrebbe fatto lo stesso lavoro di Immobile, dando profondità alla squadra, con una maggiore freschezza di Ciro, giacché veniva dalla panchina, invece entra Cassano, uno dei più deludenti contro il Costa Rica secondo vari quotidiani, anche per me, cioè un giocatore che non ha la possibilità di mettere in difficoltà la difesa degli avversari sul piano della velocità, e che gioca la sua partita a centrocampo, permettendo alla difesa dell’Uruguay di avanzare e di prendere campo. Il meglio sul finale, esce Verratti, crampi anche lui, ed invece di buttare in campo un giocatore che ha passo, inventiva, un minimo di velocità, entra Tiago Motta, il peggiore in campo contro il Costa Rica, un giocatore che non ha certo nella velocità la sua dote maggiore.

Verrebbe da dire, che peggio si gioca e più si ha la possibilità di giocare.

Alla fine si dimette Prandelli, ma erano 50 anni che non si faceva cosi male, e già circolano nomi di allenatori che non hanno finito la stagione nella propria squadra perché esonerati, insomma il solito calcio all’italiana.

Dopo il vamos Italia il secondo tonfo è vicino, chiudo questa volta con il Vamos Italia, l’aereo è pronto.