Lettera al presidente Cairo di Dino Carella

Arriva un'altra risposta alla lettera "traino" dell'avvocato Romiti
09.12.2010 19:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Lettera al presidente Cairo di Dino Carella
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© foto di Federico De Luca

Caro, mio, Presidente,
in seguito alla lettera di Massimo Romiti, Presidente dei Giuristi Granata, ho deciso di appoggiare l’iniziativa in essa espressa.
Ormai mi sento un mosca bianca nel definirla “caro”, ormai sento e vedo intorno a me soltanto tifosi delusi e uniti da un unico pensiero fisso: Cairo vattene!


Per me non è così e forse non lo sarà mai, perchè con Lei ho vissuto un grande momento di gioia, nell’estate del 2005, come non lo vivevo dalla vittoria del campionato 75-76, allora ero un giovane con mille speranze, ma quel momento è ancora molto vivo nei miei ricordi. Lei contribuì a salvarci; ricordo ancora quell' estate al mare nel Salento, lontano da tutti e da tutto, apprendevo le notizie dai giornali e dagli sms dei fratelli granata, ero morto dentro di me, ma con il Suo arrivo sono rinato, ho esultato, ho pianto dalla gioia, ho provato la stessa emozione di quando è nato mio figlio (granata anche lui, ovviamente). Ancora oggi vado a rivedermi quei momenti sui filmati di youtube, quell’annuncio:”… il Sindaco mi autorizza a dire che da qualche minuto è stato raggiunto l'accordo tra Cairo e Giovannone e Cairo sarà il nuovo Presidente del Torino”. Ed ecco l’ urlo che dava sfogo a tutta la tensione e la rabbia accumulata in quei giorni.


Ancora oggi nel rivedere quei filmati provo una grande emozione.


Tutto questo, mio caro Presidente, per farLe capire quanto Lei sia entrato nel mio cuore. Quando si provano certe emozioni, mai e poi mai, penso io, si può insultare e odiare chi le ha suscitate. Credo però che sia arrivato il momento di fermarsi per fare una riflessione, non si può vivere di sola stima e ricordi, ci vogliono i risultati. Quest'anno ho ancora avuto la voglia di vedere il mio Torino giocare, anche se ancora in serie B, ho deciso di lasciare la curva per l'abbonamento in tribuna, ho seguito la squadra anche questa stagione in diverse trasferte tornando sempre molto deluso, a volte disgustato, vedi Pescara, Livorno.


Ogni anno è sempre la stessa musica: giocatori senza grinta, tifosi che contestano, trasmissioni televisive sul Toro che parlano soltanto di chi è con o contro Cairo, e Lei, Presidente, che insinua chissà quali complotti e afferma che questa è la squadra più forte che abbia mai avuto.


Le spiego, Presidente, che il tifoso del Toro è diverso da ogni tifoso d' Italia e d'Europa, non dico del mondo perché nel sud America ci sono tifoserie ancora più calde, ma noi siamo passionali, abbiamo una storia che ci distingue da tutti e da tutto, siamo anche buoni intenditori di calcio; io tra l'altro ho fatto il Presidente per 8 anni in una squadra dilettantistica e forse ho acquisito un po' di esperienza ed è anche per questo motivo che il mio cuore soffre nel vedere e nel sentire tutte le contestazioni che Lei subisce.
Ormai sono senza parole, si fa sempre più difficile trovare appigli per poterLa difendere; tuttavia, alle notizie di nuovi acquirenti, al contrario di molti altri tifosi, resto sempre indifferente e dentro di me c'è sempre la speranza che tutto sia una bufala, non voglio sembrare razzista, ma non vorrei mai vedere il Toro in mano agli Arabi.


In molti si sono sempre lamentati del fatto che, vivendo Lei a Milano, il Toro abbia perso parte della sua torinesità… ma allora con gli Arabi cosa perderemmo? Vede Presidente, queste sono le contraddizioni del tifoso, pur di vincere passa sopra a tutto. Io invece faccio parte di quei tifosi, silenziosi e romantici, ( così mi ha timbrato un mio caro amico dicendomi, quando parlo di Lei: ”tu sei un romantico”) che vorrebbero un Toro fatto in casa, così mi sono gettato in questa iniziativa fatta da tifosi che cercano di trovare insieme a Lei, Presidente, la strada per uscire da questa situazione. So che questa può essere una lama a doppio taglio, il cercare un incontro con Lei in questo momento, mentre molti tifosi invece vorrebbero mandarla via.. ma per il bene del Toro credo si debba provare, bisogna tentare ancora qualche cosa per ricucire questo strappo.


Caro, mio, Presidente, prenda in seria considerazione questa opportunità
So che ci sono già stati degli incontri con tifosi del CCTC, purtroppo senza un seguito costruttivo, ma faccia ancora questo tentativo, noi vogliamo provare a tenderle ancora la mano, per il bene del Toro e quindi anche Suo, rischiando del nostro…Provi a rischiare anche Lei, ci ascolti, tenda ancora una volta la Sua mano anche a chi La contesta ferocemente, comprendendo che può avere della valide ragioni per farlo, anche se in modo certamente eccessivo.

Chissà che insieme non si faccia davvero finalmente qualcosa di buono.Sperando in un prossimo incontro Le porgo i più cari saluti .

Dino Carella, ex presidente TC ROBERTO SALVATORI.