La volata finale inizia a Grosseto
Domani pomeriggio il Torino dovrà dimenticarsi che in contemporanea ci sarà Pescara-Sassuolo e concentrarsi sul Grosseto, prima guardare in casa propria e poi pensare a quella altrui. Tornare dalla Toscana con i tre punti in tasca non è impresa proibitiva, ma neppure semplice e farlo mette al riparo da qualunque risultato possano fare le dirette concorrenti. La squadra di Ugolotti è ben piazzata a metà classifica e non ha l’ansia né dovuta a far punti a tutti i costi per togliersi dal fondo della classifica né a doverli fare per mantenere una posizione al vertice, quindi potrà giocare libera da ogni assillo. Sicuramente ci terrà a fare bella figura di fronte al proprio pubblico e sarà solleticata dalla possibilità di fare lo sgambetto alla capolista, a chi non piace dimostrare di essere più bravo del primo della classe? Ma non avendo la necessità di fare punti non ha l’obbligo di imporre il proprio gioco, rischiando di concedere spazi al Torino ed è quindi logico pensare che se ne starà tranquilla nella propria metà campo e attenderà le mosse dei granata per provare poi a colpirli in contropiede.
Partita difficile quindi per il Torino? Sì e no, sicuramente dovrà aggirare o aprire brecce nel muro di sbarramento che verrà eretto dai padroni di casa a difesa della propria porta, ma questo per la banda Ventura non è una novità in quanto è accaduto spessissimo in questa stagione. Tecnicamente e qualitativamente, con grande rispetto per il Grosseto, il Torino è oggettivamente superiore altrimenti non avrebbe fin qui conquistato diciannove punti in più e incassato la metà dei gol. Senza presunzione, che deve essere sempre bandita, però questo sostanzioso bottino di punti in più deve infondere ai granata la consapevolezza che l’avversario è alla portata. Sarà una gara dove al Torino non dovrà mancare la pazienza e anche nei momenti dove sembrerà di rimbalzare contro un muro di gomma le certezze non dovranno mai venire meno, perché con un costante lavorio ai fianchi dell’avversario una breccia si riuscirà a crearla. Ovviamente anche la più piccola delle occasioni per andare al tiro in porta dovrà essere colta al volo e sfruttata al meglio, scegliendo di colpire la palla nel modo più semplice ed efficace. I tocchi di fino meglio lasciarli per altre occasioni, magari quando si è messo al sicuro il risultato.
Tenendo sempre a mente che il Torino è primo in solitario e di conseguenza sono le altre squadre che devono inseguirlo, il margine di vantaggio sul Sassuolo secondo è di un solo punto e mancando ancora quattordici partite alla fine della regular season non si possono fare speculazioni o adagiarsi sugli allori. I granata hanno una loro identità di gioco, sono molto attenti alla fase difensiva e come unico neo, che non può essere ignorato, pur creando in ogni partita parecchie occasioni da gol realizzano poche reti. Senza che il gol diventi lo spauracchio che rende molli le gambe, concentrarsi su questo aspetto, rimanendo sempre lucidi e sereni, è l’unico modo per compiere il passo in avanti che serve per rendere la volata finale più agevole. Giocatori e allenatore del Torino non sono da soli il pubblico è dalla loro parte e non chiede la luna perché basta un gol per vincere le partite e gioire tutti insieme. Se poi di gol se ne fanno due tanto meglio perché sarà festa doppia.