Il Toro parte bene poi stenta. C'è un motivo?

10.11.2015 10:42 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Il Toro parte bene poi stenta. C'è un motivo?
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Dopo le prime cinque/sei partite si era avuta la sensazione che il Torino potesse fare un campionato da protagonista e, a inizio campionato, era stato addirittura secondo in classifica, aveva battuto la squadra più forte del campionato addirittura per 3-1, la Fiorentina (che al momento non ha più subito un passivo così pesante, ma la Fiorentina di Sousa vista all'Olimpico non era quella attuale, anche se, da quella sconfitta, ci furono delle correzioni importanti), affondando anche Sampdoria e Palermo. Poi è arrivato il periodo difficile delle ultime partite anche se perdere sei punti con Juventus e Inter ci può stare e il calendario non ha aiutato.

Però è normale farsi qualche domanda, del perchè il Toro parte forte poi si perde un po', magari per poi riprendersi a metà campionato, con qualche accorgimento tattico.

C'è un limite a questa squadra che annovera comunque dei giocatori di buon livello, ha un mix di giovani e gente d'esperienza, può inventare giocate importanti con Peres (che potrebbe anche essere provato come Gervinho della Roma, facendo saltare la tattica avversaria) e ha in Baselli il suo motore a centrocampo. Il fatto di non cambiare mai modo di giocare è limitativo, perchè è importante imporre il proprio gioco, ma a volte occorre essere più volitivi in campo, stupire l'avversario con qualche formazione inedita, soprattutto quando si incontrano squadre ostiche come le prime della classifica, facendo anche meno possesso palla e arrivare in attacco con meno tocchi e più inventiva, onde evitare che gli avversari riescano ad arrivare prima sul pallone o che l'attaccante arrivi privo di idee sotto porta, mancando di cinismo davanti ai portieri avversari.

In tutte le sconfitte sin qui subite il Toro non è mai crollato, ha anche imposto il suo gioco, purtroppo solo per un tempo, mancando di continuità. E' sempre arrivato ad un passo dal ribaltare il risultato e domenica un probabile rigore su Maxi Lopez avrebbe potuto anche far capitolare l'Inter.

Non c'è nulla da buttare in questa squadra, dove ciascuno fa il suo dovere e si danno tutti da fare, ma bisognerebbe  sorprendere maggiormente l'avversario ed avere un gioco prevedibile, ovvero non dare punti di riferimento. Può essere che dopo aver recuperato gli assenti possa esserci maggiore flessibilità tattica, potendo avere più scelta a disposizione, perchè i giocatori ci sono e c'è anche spazio per l'attesa che i più giovani possano crescere. Le prossime due partite con Atalanta e Bologna, sulla carta due squadre inferiori al Torino, diranno la verità, se sono stati incidenti di percorso le battute d'arresto o c'è qualcosa da rivedere nel set-up, prendendo a prestito un termine motoristico.