Il Torino detta moda
Non c'è che dire, ultimamente alcuni comportamenti del Torino vengono copiati nel mondo del calcio. Ci sono problemi? Cairo mette in vendita il Torino e lo fa con un'intervista-confessione ad un quotidiano locale. Tempo due mesi e anche Diego Della Valle, amico del presidente granata, decide di andarsene perchè crede ci siano forze negative contro la sua Fiorentina, dopo che si dava per certo l'arrivo di Prandelli alla Juventus. DDV però non molla la società, la passa semplicemente al fratello Andrea, già presidente dimissionario. Cairo probabilmente non venderà mai, almeno non adesso e, dopo che ha fatto la scelta della vita con Petrachi, si è ritrovato in mano una squadra pronta per la promozione.
Il Torino ha inaugurato il silenzio stampa in città, parla solo Colantuono alla vigilia della partita e nel dopo gara, ha chiuso le porte dell'allenamento e da quando ha preso tale decisione, la squadra ha cominciato a vincere. Dopo il disastro di Udine anche la Juventus si è chiusa a riccio e non parla nessuno. Hanno chiesto scusa ai tifosi e poi è arrivato il blackout. Nonostante la serie B i granata oggi stanno molto meglio dei cugini bianconeri, anche se farebbero volentieri scambio con la loro classifica di A. Ma la società e squadra bianconera è al suo minimo storico di credibilità e rischia di perdere alcuni pezzi pregiati, tra i quali Buffon e Trezeguet. Anche se un certo quotidiano cittadino continua ad affiancare ai bianconeri tutti i nomi del mercato. Intanto la Juve non riesce nemmeno a trovare il prossimo allenatore, avendo incassato, pare, anche il rifiuto di Roberto Mancini. In questo caso però difficilmente gli Agnelli rimasti, ben lontani dall'entusiasmo dell'Avvocato, metteranno in vendita la società, è molto più facile che mandino a casa l'attuale presidente Blanc. Questione di stile, anzi di silenzio.