Il rombo mette in crisi il calcio torinese
Situazione critica in casa Toro e Juve con debite differenze, perchè i bianconeri sono pur sempre terzi in serie A, mentre il Torino, che doveva essere il protagonista assoluto della B, stenta a metà classifica. Nonostante questo la contestazione più feroce la stanno facendo i tifosi bianconeri alla loro dirigenza. I supporter granata si stanno guardando attorno senza sapere come agire. Prendere di punta Cairo potrebbe essere deleterio per il futuro del Torino, perchè dietro di lui non c'è nessuno. Dunque, prendendo d'esempio le parole che Rampanti ha detto a TorinoGranata: "Cairo va aiutato", è giusto stringersi attorno al presidente, che invece potrebbe prendere buono il consiglio di Moggi: "Si dia malato e resti a casa". Cairo, che è scaramantico, non ha fatto tesoro di quanto successo a Lecce, ovvero quando se ne andò, il Toro segnò al Gallipoli. Tuttavia il nostro consiglio al presidente è quello di essere meno generoso con i suoi giocatori, che tratta come campioni di serie A. Basta vedere le auto parcheggiate alla Sisport, persino Arma, che ai primi tempi arrivava a piedi alla Sisport, ora guida una fiammane BMW. Sembra di essere ad Appiano Gentile, ma le differenze sono ben evidenti.
Il problema principale delle due squadre torinesi è il modulo, il rombo, che non rende, perchè non ci sono gli uomini giusti, perchè per attuarlo è necessario avere maggiori equilibri, forse anche allenatori diversi, senza nulla togliere a Ferrara e Beretta. Il granata non ha voluto smobilitare lo schema imposto da Colantuono, ma dopo le feste e con qualche innesto proveniente dal mercato, dovrà tornare al 4-4-2, che aiuti ad accorciare la squadra e a far dialogare meglio i reparti. Ferrara dopo la sconfitta contro il Catania aveva lo sguardo del Gatto con gli Stivali di Shrek 2, con gli occhi umidi a chiedere clemenza. Beretta scuoteva la testa cercando un appiglio, uno solo, da cui ripartire.
Torino è la città del triangolo magico, il rombo non va bene.