Il rilancio di Bianchi

28.11.2008 08:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Il rilancio di Bianchi
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Essere o non essere, questo è il problema, è il dubbio o meglio il dramma amletico che bene o male riguarda tutti noi, sopratutto nei momenti difficili, quando è necessario trovare la propria strada. E' indubbio che in questo momento Bianchi è il "problema" del Torino, acquistato a furor di popolo, costato una certa cifra, forse la più alta spesa da Cairo nei suoi tre anni e mezzo di presidenza granata, è ora relegato in panchina. A sorpresa De Biasi domenica sera contro il Milan l'ha schierato dal primo momento, ma non ha influito molto nel suo ruolo, anche se, va sottolineato, è stato molto generoso nei confronti dei compagni. Francamente però vedere Bianchi in difesa è quasi un delitto, perchè uno come lui dovrebbe stare più vicino alla porta avversaria.

Tuttavia Bianchi è un patrimonio importante del Torino e, anche qualora dovesse essere ceduto, ha necessità di essere rivalutato almeno per riprendere i soldi spesi. Nessuno vuole bocciare a priori l'ex del Manchester City e Lazio, anche se le sue due stagioni in queste squadre non sono state particolarmente fortunate, come dire che l'attaccante bergamasco forse è stato un po' sopravvalutato quando nell'Atalanta si mise particolarmente in mostra. E' già successo altre volte che, giocatori promettenti, nel momento di lasciare i nerazzurri, non hanno trovato le stesse prestazioni, come Doni che, passato alla Samp, per trovare se stesso è dovuto rientrare a Bergamo. 

Bianchi a dire il vero il suo momento di gloria lo visse alla Reggina, a fianco di Amoruso, ma quella era una squadra che giocava per la sua coppia gol, tutti protesi ad aiutare il duo d'oro d'attacco per conquistare punti salvezza. A fare da contrasto al difficile momento di Bianchi c'è invece la storia di Riccardo Colombo, anch'egli con un passato all'Atalanta e dal cuore rossonero. Colombo non partì benissimo e non è tra i nomi più contemplati dalla critica, invece è cresciuto tantissimo ed ora può considerarsi un punto fermo dell'undici di De Biasi. Alcuni suoi amici milanisti si augurano di vederlo presto a Milanello, buon segno, finalmente qualche granata è appetito anche dalle grandi.