Il mercato in entrata è in salita, forse rivedere il modulo aiuterebbe

Al momento il mercato del Torino è attivo solo per quel che riguarda le uscite: il giovane difensore centrale Migliorini è passato al Como in comproprietà senza diritto di riscatto per nessuna delle due società e in granata è approdato Maugeri della Berretti. Altri che a breve potrebbero partire sono De Feudis, Brighi, Sgrigna e Gorobsov. In entrata invece è tutto ancora fermo e alcuni dei giocatori che più o meno interessavano al Torino potrebbero approdare altrove, come ad esempio Calaiò molto vicino al Napoli e Mariga al Chievo nell’operazione che porterebbe Sorrentino all’Inter.
Ventura è un allenatore esperto con idee ben precise su come far giocare la sua squadra quindi non è in discussione la sua professionalità e neppure le sue idee, ma il Torino ha delle lacune a centrocampo in fase d’impostazione e in attacco perché manca di giocatori che in serie A garantiscano di fare la differenza nel 4-2-4. Una soluzione logica sarebbe reperire calciatori con le caratteristiche adatte al modulo utilizzato dall’allenatore, ma di uomini così non ce ne sono molti e quelli che potrebbero servire hanno un costo elevato sia per strapparli alle altre squadre (Almiron, Floccari) sia per l’ingaggio (Tissone). Quindi se è oggettivamente difficile trovare giocatori che siano utili per il 4-2-4 allora il buon senso suggerirebbe di cambiare il modo di giocare, ovviamente non andrebbe stravolto, ma un po’ modificato sì.
Modificare il modulo di gioco non vuol dire che al Torino non servirebbero più almeno un centrocampista che sappia impostare la manovra offensiva e un attaccante, ma amplierebbe la rosa dei potenziali giocatori da prendere e in più potrebbero essere meglio sfruttate le caratteristiche di alcuni calciatori che già ci sono. Dato per certo che modifiche alla difesa e alla manovra d’interdizione non servono tutti gli sforzi potrebbero essere concentrati sull’attacco. Il calcio è uno sport in continua evoluzione e le ultime tendenze sono per avere un centrocampo numericamente ben fornito con giocatori che sanno dividersi fra difesa e attacco sfruttando al meglio le caratteristiche individuali e l’andamento della partita, che poi si utilizzi il modulo di base 3-5-2 o che lo si vari a seconda delle esigenze nel 3-5-1-1 o nel 3-4-1-2 o nel 3-4-3 o nel 3-1-3-1-2 rimane sempre la costante che la mediana è il reparto più robusto. Per centrare la salvezza ogni strada deve essere presa in considerazione soprattutto se il calciomercato risulta ostico e la concorrenza delle dirette avversarie è agguerrita con colpi per rafforzarsi già messi a segno.