Gubbio-Torino: le pagelle

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Gara sottotono dei granata, con troppi giocatori fuori fase. Il Gubbio ha mostrato gli artigli e ha portato a casa un successo prezioso.

TORINO (4-4-2):

Coppola 4,5: tra i pali infonde una certa sicurezza, come nel caso del buon intervento su Ciofani. Il guaio è quando ha la palla tra i piedi. Per l’ennesima volta le sue giocate sono da cardiopalma e il gol subito ne è un esempio lampante. Da incubo.

Darmian 5.5: coltiva l’orticello senza infamia e senza lode. Nessuna sbavatura da penna rossa, però fa un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti. Si becca un’ammonizione francamente evitabile.

Parisi 6: la rimessa laterale del primo tempo è una scena vietata ai minori. Bazzoffia lo fa penare sull’aspetto atletico. Nella ripresa si ricorda di avere ancora un mancino di qualità e sfodera qualche palla invitante, tra cui quella che Bianchi stampa sulla traversa.

Ogbonna 6: la consueta eleganza è rimandata ad altri appuntamenti. Spazza quando occorre, pur patendo non poco l’attacco rossoblu. Si fida di Coppola sul rinvio del patatrac e fa male.

Glik 6.5: l’unico a svettare in una serata da dimenticare. Malgrado necessiti di un ripasso in disciplina (Buchel ne sa qualcosa), argina le sfuriate degli umbri. E soprattutto è l’uomo più pericoloso da calcio d’angolo.

Vives 5: buio pesto per 60’. Dovrebbe fare da scudo a Iori e invece non la vede quasi mai. Perde ingenuamente la palla nell’azione del gol. Lontano parente del centrocampista apprezzato a Lecce. Fuori condizione (dal 15' st Basha 5.5: grinta e corsa non bastano. Non possiede il tocco magico per cambiare una partita).

Iori 5.5: se il Toro non gira, uno degli imputati principali non può che essere lui. Simoni gli costruisce una gabbia intorno ed ogni sua iniziativa muore spesso sul nascere. Sovrastato da un leone di nome Sandreani.

Stevanovic 5: un paio di buoni sprint con traversone finale, il compendio della sua gara. Il suo andamento a corrente alternata è un virus che contagia la squadra. Non riesce ad entrare in partita. (dal 30’ st Ebagua 5: il suo ingresso non lo ricorda nessuno. Con 20’ a disposizione era lecito attendersi qualcosa di più di una semplice comparsata)

Antenucci 5: impalpabile per tutta la partita. Nel primo tempo la difesa di casa gli respinge una bella conclusione al volo. Ma di saltare l’uomo non se ne parla. Un po’ sfiduciato da un ruolo che non è il suo.

Bianchi 6: un fantasma sino al 45’, quando sfiora il vantaggio. Nella ripresa i compagni si ricordano come servirlo e lui va vicino al gol tre volte. La traversa, la mira sbagliata, e Donnarumma non gli consentono di salvare i granata dalla sconfitta.

Sgrigna 5.5: parte con voglia, attuando i movimenti giusti, pur ricevendo rifornimenti con il contagocce. Ad inizio ripresa il suo guizzo più velenoso viene neutralizzato dai guantoni del numero uno rossoblu. Man mano che trascorrono i minuti si eclissa sino a scomparire. (dal 15’ st Surraco 5: solitamente carbura in fretta ma, a parte l’inappuntabile vivacità, non combina nulla di concreto.

All. Giampiero Ventura 5.5: “questa non è la mia squadra”, si è letto sul suo labiale ripreso dalla telecamera a fine primo tempo. E c’è da credergli. I suoi ragazzi sono apparsi apatici, paralizzati mentalmente. Oduamadi o Surraco forse erano più indicati dall’inizio, rispetto ad un Antenucci sacrificato. Essendo però di ottimo livello gli attori protagonisti, è venuto meno il fattore psicologico, indispensabile per non perdere la bussola. Nessun dramma, solo uno stop fisiologico che deve evitare contraccolpi. E’ già ora di ripartire.

GUBBIO (4-3-1-2): Donnarumma 7, Bartolucci 6, Cottafava 6.5, Benedetti 7 (dal 32’ st Briganti sv) (dal 36’ st Almici sv), Caracciolo 6, Sandreani 7.5, Boisfer 6.5, Buchel sv (dal 12’ pt Rui 7), Raggio Garibaldi 6.5, Bazzoffia 6.5, Ciofani 7. All. Simoni 8.