ESCLUSIVA TG: Matteo Fissore, un saviglianese al Carpi: "il Toro me lo sento ancora addosso"

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In appendice al match odierno del campionato primavera, TorinoGranata ha intervistato Matteo Fissore, difensore classe 1996 in forza nella squadra carpigiana, di cui è il capitano. Al Torino dagli Esordienti fino agli Allievi, il ragazzo originario di Savigliano ci ha raccontato le sue sensazioni nel post-gara.

Matteo Fissore, Dal Toro al Carpi. Hai qualche rimpianto?

Adesso no perché quando ero al Torino ho fatto il massimo per quella maglia e adesso che sono qui faccio il massimo per il Carpi. Sono contento così.

Oggi il Carpi è riuscito a strappare un punto importante, in casa di una squadra ben più esperta e che ambisce alle posizioni di alta classifica. Un risultato da ricordare?

Sono contentissimo per me e per la squadra perché con tutto il lavoro che facciamo in settimana ci meritiamo certi risultati. Speriamo che vada avanti così.

Fino al decimo della ripresa, hai sfoderato una prestazione maiuscola, tenendo bene a bada Aramu e gestendo ottimamente la difesa carpigiana. Poi, uno scontro di gioco, un sopracciglio che si apre, la sostituzione e la corsa in ospedale. Ora va meglio?

Si, ora tutto a posto, solo un leggero taglio ma nulla di che. Sono già pronto per rientrare (ride).

Guardiamo avanti. Un giorno ti piacerebbe tornare nel Torino e, perché no, in prima squadra?

Certo, perché la maglia granata me la sento ancora addosso adesso e sarebbe un sogno poter tornare in prima squadra.

Parole sentite. Sei anche tifoso?

Non sono tifoso (ride). Però, dopo averci giocato, sento molto il legame tra me e il Toro, è qualcosa di molto particolare.