Ciao Marco, centauro ribelle e generoso

23.10.2011 17:12 di  Marina Beccuti   vedi letture

Oggi parlare di calcio, reti, arbitri e così via viene difficile, perchè l'Italia, ma non solo, il mondo delle corse, ha vissuto una giornata drammatica, di quelle che non si dimenticano. Pare essere tornati indietro di 17 anni quando se ne andò in F1 Ayrton Senna, oppure ancora più indietro, quando nelle moto e auto si ammazzavano spesso durante le gare e ci fu tanta commozione per la perdita di Pasolini. La MotoGp aveva già chiuso i battenti con la conquista del titolo una settimana fa da parte di Stoner, dunque non ti aspetti il dramma ma una corsa dove poteva venire fuori la fantasia del pilota, che ormai non ha più nulla da perdere, nè da conquistare se non la voglia di essere protagonista e Super Sic una vittoria ce la poteva regalare in queste due gare finali. Invece a metà mattinata è arrivata la nota stonata che lui non c'è più, a 24 anni il suo casco di riccioloni è sparito sull'asfalto di Sepang, così non sentiremo più il suo accento romagnolo da guascone puro. Simoncelli era stato al centro di molte polemiche per i suoi azzardi nei sorpassi, uno dei quali a inizio campionato, aveva coinvolto Pedrosa, costretto poi ad essere operato e saltare qualche gara. Oggi tutti piangono Sic, alcuni mesi fa qualcuno lo voleva addirittura fuori dalla MotoGp. Ma lui da quell'incidente imparò qualcosa e correva con più attenzione, ma la stoffa del campione del mondo c'era e sarebbe stato iridato molto presto. Un fuoriclasse lo si nota dalle traiettorie che fa e dal coraggio che ci mette nei sorpassi e lui era diverso da tutti, come lo era Rossi ai bei tempi.

E' stato commovente assistere al minuto di silenzio su tutti i campi della A (ma tutto lo sport italiano gli tributerà un ricordo), sembrava quel silenzio con applauso finale che fecero su tutti i campi del campionato brasiliano quando se ne andò Senna, con la gente che scandiva il suo nome. I tifosi granata sanno cosa vuol dire la tragedia, la sofferenza, perdere il proprio idoli, perdere una squadra. Per cui Sic, tifoso milanista, atteso in settimana a Milanello, da oggi mancherà a tutti, perchè quando si muore così giovani si rimane immortali. E' un giorno triste, soprattutto per la sottoscritta che, oltre a scrivere di Toro, si occupa anche di motori e da oggi sarà dura non trovare più il nome di Simoncelli nelle classifiche, andare a vedere dove si era piazzato e aspettare qualche sua "bravata" in pista. Sì, lo ammetto, ero una sua tifosa, perchè mi piacciono i campioni estrosi, quelli che dicono sempre ciò che pensano anche in modo spudorato. Ciao Marco!