CCTC, lettera aperta a Mario Patrignani
Ho letto, abbiamo letto, con grande rammarico la lettera scritta la scorsa settimana da Mario Patrignani.
Purtroppo è impossibile non constatare che il suo innegabile amore per il Toro, aggiunto alla distanza cui vive da Torino, lo porti a non comprendere le reali, impellenti e inderogabili ragioni della contestazione. In particolare in merito alla scelta dei tempi.
L’allarme si lancia quando il pericolo si palesa, non quando ormai il danno è fatto. In questi anni, di motivi per contestare la squadra ed in particolare l’inesistente società, se ne sono ripetuti infiniti. Ma il sostegno non è mai venuto meno, anzi. Lo stesso presidente ha goduto di un “bonus” di rispetto ben più consistente di chiunque lo abbia preceduto. Lo stesso presidente, in primis, ha sempre negato ogni responsabilità nei marchiani errori compiuti, vaneggiando in ultimo che la colpa della sconfitta con il Sassuolo fosse da attribuire ai tifosi ed alla loro contestazione, coinvolgendo in queste colpe tutti i dirigenti, i tecnici e i giocatori che si sono succeduti nel Toro dal suo avvento alla presidenza, lasciando intonso da ogni colpa solo e soltanto lui stesso.
Mario, che continua ad essere consigliere della nostra Associazione. Mario, che il direttivo attuale ha eletto all’unanimità presidente dopo l’Assemblea del 2008. Mario dicevamo, a partire dal dicembre scorso ha iniziato la sua personalissima battaglia in difesa del signor Cairo, anche al costo di voltare le spalle ad amici e fratelli di tifo. In questo, lo diciamo con forza, siamo certi non ci sia malafede da parte di Mario, ma solo e soltanto una visione distorta e/o eterodiretta da qualcuno che voglia approfittare del suo candido amore per il Toro.
Questa è una delle colpe più gravi del signor Cairo, questo suo gioco a dividere i tifosi, questo suo gioco a creare una dicotomia tra i tifosi buoni che lo incensano e quelli cattivi, che si permettono di esprimere il loro disagio e contestare l’operato del padrone. Tacciati di essere insignificanti, di essere tafazzi, di essere controproducenti, sino ad essere additati come il male del Toro. Il signor Cairo, dal primo giorno della sua presidenza, ha iniziato questa opera di divisione, di frattura, tra i tifosi. Opera portata avanti talvolta con le illusioni, talvolta in altre forme più… “border line”, vedi biglietti omaggio, finché ciò non gli è stato impedito. Sapendo perfettamente che questa divisione avrebbe fatto il suo gioco ed avrebbe nascosto più a lungo il suo inganno.
Ci rivolgiamo a Mario, come a tutti coloro che ancora non possono o non vogliono comprendere, chiedendogli di aprire gli occhi e rendersi conto che se non esprimiamo ora il nostro dissenso, se non cerchiamo con la nostra contestazione di far cambiare registro al signor Cairo, se non gli facciamo capire da subito che deve intervenire pesantemente e realmente per costruire una società vera e non questa cosa che è solo parvenza di contorno alla sua persona. Se non gli facciamo capire che il bonus è esaurito, che è ora d'investire con i fatti e non con le parole. Se non gli facciamo capire che deve smettere di usare il Toro sempre e solo per il suo tornaconto. Se non siamo capaci di questo, saremo complici dello scempio che al nostro Toro sta perpetrando e dell’avvicinarsi al baratro della serie C.
C’è bisogno di tutti per far comprendere questo al signor Cairo, c’è bisogno di tutti perché il personaggio, ormai è palese, sfrutta come fa col Toro i pochi che ancora lo difendono per nascondersi dietro un consenso che ormai lui e lui solo ha bruciato con le sue false promesse. Apri gli occhi Mario, ti preghiamo, aprili ora e con te li aprano tutti coloro che ancora non lo hanno fatto. Adesso, nella speranza che domani non sia troppo tardi.
IL CCTC