Bianchi: "La gente non merita questo scempio"
Rolando Bianchi alla fine della partita con il Padova voleva andare sotto la Maratona per chiedere scusa ed assumersi tutte le responsabilità, come un capitano deve fare in questi casi, ma gli è stato impedito dalle forze dell’ordine, perché i tifosi troppo delusi non volevano sentire quello che aveva da dire loro e minacciavano l’invasione di campo. Ma il capitano non si è arreso. Con gli occhi velati di lacrime e la voce incrinata, tipica di chi a fatica trattiene il pianto, si è presentato ai giornalisti. “Abbiamo fallito – ha esordito il capitano – chiedo scusa a tutti. Il Torino ha fallito come squadra. Abbiamo sbagliato tante partite durante l’anno. Mi spiace per la gente che anche oggi è venuta allo stadio e ci ha sostenuto fino alla fine”. Parole sincere, non dette per dovere o circostanza. Ai giornalisti che gli chiedevano se la prossima stagione avrebbe ancora indossato la maglia granata ha risposto: “Non è questo il momento per affrontare l’argomento, se ne parlerà più avanti, adesso è il momento di assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa”. “Sono demoralizzato – ha proseguito Bianchi – ed in una circostanza come questa è giusto che a metterci la faccia sia il capitano. Se abbiamo fallito in primis ho fallito io. Volevo chiedere scusa a tutti”. E poi conclude ribadendo: “Chiedo scusa a tutti i tifosi del Torino che non meritano questo scempio”.