Aramu a Vercelli per ritrovare Longo e il campo. Prestito con diritto e contro diritto, la società crede in lui

17.01.2017 12:45 di  Alex Bembi   vedi letture
Aramu a Vercelli per ritrovare Longo e il campo. Prestito con diritto e contro diritto, la società crede in lui
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© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it

Mattia Aramu è a Vercelli e nelle prossime ore firmerà un contratto con la Pro, storica formazione del campionato italiano, oggi in serie B e guidata da Moreno Longo. Proprio l’ex allenatore della Primavera ha voluto con sé il suo pupillo Aramu, con lui per alcune stagioni nelle giovanili granata. Perché Moreno conosce bene Mattia e sa il valore aggiunto che potrà portare all’attacco della Pro Vercelli, abbastanza abulico nelle prime 21 giornate di torneo. Tra i cadetti tra l’altro, Mattia Aramu ha sempre impressionato, sia a Trapani che a Livorno. Nonostante alcuni infortuni ne abbiano limitato le presenze, soprattutto la stagione tra i labronici ha riservato un finale eccellente, con l’esterno cresciuto nel vivaio granata che ha mostrato le sue qualità anche realizzative, tanto da attirare su di sé le attenzioni di mister Di Biagio che lo ha prima convocato e poi fatto esordire con la maglia azzurra dell’under 21.

A fine agosto anche Sinisa Mihajlovic credeva in Aramu. Il tecnico serbo lo ha tenuto alla sua corte, nonostante le tante richieste giunte al DS Petrachi per uno dei migliori giovani sfornati negli ultimi anni dal vivaio. L’esordio assoluto tra i grandi del Toro è capitato guarda un po’ contro la Pro Vercelli del suo ex mentore, in Coppa Italia. Pochi minuti per Mattia, così come a Pescara quando la gioia della prima presenza in serie A è stata limitata dalla forzata sostituzione causata dall’espulsione di Acquah al 45 esimo. Il sacrificato per ridare gli equilibri alla squadra è stato proprio il giovane ciriacese che da quel momento, complice il rientro di tutti gli attaccanti infortunati, è scomparso dai radar. Le possibilità avute per dimostrare di valere la serie maggiore sono state davvero poche, ma evidentemente Sinisa ha fatto le sue valutazioni, cambiando il giudizio estivo. Impossibile parlare di bocciatura per il giovane attaccante, più rimandato a settembre che altro. Il Toro crede in lui e lo ha ceduto soltanto in prestito (diritto di riscatto, ma contro diritto a favore del Toro), per farlo giocare con continuità, cosa che a 21 anni è indispensabile per acquisire esperienza.

Si dimezzano quindi i giovani cresciuti in granata a disposizione di Mihajlovic. Dopo aver ceduto Gomis in estate erano rimasti solo Aramu e Barreca. Del primo abbiamo già detto, il secondo ha avuto più occasioni vista la penuria di terzini mancini ed è stato molto bravo a sfruttarle, disputando sin qui un campionato sorprendente. La speranza è di rivederli, tutti e tre, la prossima stagione in pianta stabile al Toro. Perché la società sabauda ha sempre fatto vanto del proprio vivaio e deve continuare, sulla via della tradizione, a investire e sfornare giocatori per la serie A, visto che, come amano ripetere Cairo e Petrachi, a livello di fatturati è impossibile competere sul mercato con le big del campionato.

Da tutta la redazione di Torino granata un grande in bocca al lupo per questa avventura a Mattia e un arrivederci a presto.

Alex Bembi