Altra occasione sprecata. Ora un grande derby
Un brutto Toro per 45’ e il miglior Toro della stagione nella ripresa, un paradosso? No pura realtà. Risultato finale? Vince la Fiorentina, che non ha rubato nulla, sia chiaro, che però ad un certo punto, la partita, ha seriamente rischiato di perderla, ed in quel caso sarebbe stato il Toro a non rubare nulla. Un controsenso? No, solo calcio, tra due squadre che sanno giocare a calcio.
Per commentare questa partita bisogna però forzatamente dividere la stessa in due frazioni, altrimenti si rischia di rimanere inchiodati al risultato, che sicuramente ha una grande valenza, specialmente adesso che servono i punti giusti per rasserenare una classifica che forse non rende merito agli uomini di Ventura, ma che spesso è meno veritiero di quanto dovrebbe essere.
Ventura ha cercato di riproporre la partita fatta dal Toro a Milano contro l’Inter, ma ha fatto male i suoi conti, giacché la Fiorentina è di tutt’altra pasta, ha morale, gioco ed un obiettivo importante. La cosa preoccupante è che il primo gol dei viola, errore di Santana in collaborazione con Gazzi, ed incertezza di Gillet, invece di accendere i granata li ha completamente spenti, quasi la partita fosse finita dopo solo otto minuti. È evidente che i viola hanno continuato a giocare a ritmi altissimi, forse troppo alti, anche perché ogni volta che il Toro recuperava palla non faceva altro che restituirla, incassando prima il raddoppio, questa volta l’errore è stato di Meggiorini, e successivamente il terzo gol, anche in questo Gillet poteva fare meglio. Una buona giocata di Santana, migliore in campo a mio parere, permette a Barreto di accorciare le distanze, ma il bello deve ancora venire.
Bruttissimo Toro, ma Fiorentina stellare, forse la migliore squadra incontrata quest’anno.
Nel secondo tempo cambia tutto, il Toro non solo gioca, ma mette in campo una prestazione da incorniciare. Crescono esponenzialmente tutti, cresce Santana, cresce Cerci, cresce il centrocampo con l’innesto di Basha, crescono i due esterni difensivi, fino a quel momento i peggiori in campo. Il Toro non solo raggiunge il pareggio prima con Santana, incertezza di Viviano, poi con un gol stellare di Cerci, ma annichilisce la Fiorentina incapace di proporre un minimo di gioco, dopo un primo tempo che l’aveva vista dominare. Ora in campo c’è solo il Toro, è evidente.
Ed è proprio il Toro, prima del gol di Romulo, altro errore difensivo, questa volta di D’Ambrosio, ad avere l’occasione più grossa. Contropiede ad altissima velocità condotto da Cerci, tre contro uno davanti a Viviano, con Bianchi e Santana praticamente soli in area di rigore, ma questa volta l’esterno di Velletri sbaglia l’ultimo passaggio. Grandissimo Toro, che paga i troppi errori commessi durante la prima frazione.
Ora c’è il derby. Se guardiamo la classifica il Toro parte nettamente sfavorito, ma il derby è una partita che non ha regole, non guarda la classifica, e non rispetta mai i pronostici.
Il Toro deve giocare per vincere dal primo minuto, non deve pensare di dare campo agli uomini di Conte, ne fargli trovare il loro ritmo partita, ma deve metterli in costante difficoltà, in una partita che deve essere tutto ardore e cuore. Prima di pretendere un arbitro super partes, e dal mio punto di vista non lo è stato all’andata, perché se era da espulsione il fallo di Glik, che almeno aveva cercato di trovare la palla, lo era anche, molto prima, il fallo di De Ceglie su Cerci, altrettanto violento e senza toccare neanche la palla, il Toro deve fare il Toro.
Quanto alla formazione, penso che alla fine non si discosti molto da quella vista nel primo tempo a Firenze, con i sostituti di Vives e Darmian in campo.
C’è il derby, vediamo di vincerlo.