A gennaio è arrivato l'attaccante giusto, ma è partito quello sbagliato?
La cessione di Quagliarella poteva sembrare assurda fino ad un mese dal mercato di gennaio, perchè a inizio stagione era stato l'attaccante di riferimento di Ventura. Pur segnando poco nella prima parte di stagione, Quagliarella era titolare inamovibile. Poi arrivò la partita con il Napoli, il rigore segnato e le scuse fatte ai tifosi partenopei a rompere l'idillio. Un gesto che indignò i tifosi, ma non piacque nemmeno a Cairo, che già stava trattando Immobile. Quagliarella chiese scusa sui social network ma il rapporto con la curva sembrò deteriorato a tal punto da essere ceduto, anche perchè, diciamolo, proprio amato l'attaccante campano non era stato dai tifosi granata, per il suo passato bianconero, per essere uno dei tanti che se ne andò dopo il fallimento di Cimminelli. E poi c'era bisogno di cedere qualcuno per pagare Immobile.
Quagliarella è rientrato alla Sampdoria e Montella gli ha ridato lustro al punto da essere tornato a segnare nelle ultime due gare e ad essere anche molto produttivo in campo, al di là del gol.
Il Torino ha tenuto Maxi Lopez, pur fuori forma, e con la sensazione che il rapporto con Ventura non sia dei più idilliaci, considerando che finora non è mai partito titolare e in qualche occasione gli viene preferito Martinez. Ha risolto il contratto con Amauri e punta tutto sulla coppia Immobile-Belotti che, effettivamente, sembra la migliore per come i due dialogano in campo. Però è una coppia anche molto giovane che ogni tanto pecca di leggerezza, forse anche di entusiasmo, per così dire, sotto rete, per cui l'esperienza di Quagliarella poteva tornare molto utile. Però occorre guardare avanti, per cui adesso si tratta di capire se Lopez è recuperabile a tutti gli effetti per questo finale di campionato, per avere qualche alternativa da utilizzare, atta a mettere in difficoltà gli avversari con delle scelte diversificate.