Toro, questo è un buon pareggio

16.02.2009 17:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.srweb.eu
Toro, questo è un buon pareggio
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C’è pareggio e pareggio, un conto è pareggiare contro la Reggina o il Chievo giocando maluccio, un altro è pareggiare a Roma contro la Lazio.

 

Certo tre punti sono meglio di uno, evviva la fiera dell’ovvio, ma questo pareggio può essere più importante di quello che in realtà può apparire e non solo per i segni di risveglio concreto che la squadra sta dando.

 

Ammettiamo che le critiche fatte a WAN negli ultimi giorni sono state forse troppo pesanti, ma capire il modo di fare di Novellino non è semplice. Ha criticato in maniera “feroce” Dzemaili, lasciando poco spazio alle repliche; non lo ha avuto per le mani quasi tutta la settimana, era impegnato con la nazionale Svizzera, ma la pensata di spostarlo a vertice alto del rombo di centrocampo è risultata quella giusta.

 

Anche mettere Corini come vertice basso è stata una mossa azzeccata … ma allora ogni tanto anche il nostro mister è bravo. Dopo averlo tanto criticato lo ammettiamo anche noi: questa volta ci ha stupiti.

 

Purtroppo a questo Toro manca ancora qualche cosa: i gol.

 

Ed è proprio qui che ci aspettiamo la prossima mossa di Novellino, trovare il modo, con le risorse che ha in casa, di risolvere l’anemia che attanaglia le punte granata.

 

Bisogna assolutamente che la punta (Ventola) non venga dimenticata in attacco ed il solo Rosina non ce la fa, normalmente, a supportarla.

 

Purtroppo il pelatino di Calabria o azzecca una giornata super o se poco, poco gioca sotto ritmo il Toro si ritrova spuntato nel giro di battito di ciglia, regalando tranquillità alle difese avversarie, concretezza al centrocampo che ha modo supportato proprio dalla difesa di impostare e gestire.

 

Questo non vuol dire esclusione perenne di Rosina dalla formazione titolare, ma solamente gestire al meglio una risorsa che spesso si trasforma in danno.

 

Fossimo in WAN proveremmo a questo punto qualche cosa di nuovo: cambiare ruolo ad Abate.

 

Non per il gol, finalmente un giocatore con la maglia del Toro che “rapisce” un pallone e concretizza nel migliore dei modi, ma perché la sua corsa e la sua facilità di controllo in proprio in corsa della palla, lo porrebbe a nostro avviso, come una ideale seconda punta.

 

Per non parlare della sua velocità in contropiede. Come abbiamo visto più volte ha la capacità di lasciare letteralmente sul posto il suo avversario, non dandogli spazio di recupero se questo non lo riesce ad anticipare, ed è questo il modo per tenere sotto pressione la difesa e far si che i centrocampisti arretrati pensino più a difendersi che non ad attaccare.

 

Un Abate svincolato da compiti copertura, lascerebbe spazio ad un centrocampista di fascia in grado di inserirsi e di difendere con maggiore tranquillità: insomma di frecce nella faretra di WAN ce ne possono essere ancora, non ultima il ritorno di Bianchi.

 

Con lo spirito un po’ più leggero e con qualche squadra in più coinvolta nella lotta per la retrocessione, si apre così un’altra settimana decisiva per il Toro, anche questa volta la prossima partita sarà importantissima e con l’Udinese che negli ultimi campionati ha quasi sempre affettato il Toro, forse (facciamo gli scongiuri) ci si potrà finalmente togliere qualche soddisfazione.

 

Chiudiamo con la voce di Cairo che si conferma alla guida della società per almeno ancora sei anni e con quella dei “lo amigos” di Ciuccariello che annunciano per mercoledì altre “rivelazioni importantissime”, non rendendosi conto (o forse si) che su questa vicenda prima verrà steso un velo pietoso e meglio sarà per tutti: per lui, per chi lo assiste, per chi indirettamente lo ha sponsorizzato, per i tifosi che ci hanno creduto e anche perché va bene tutto, ma in questo paese con i tempi della cultura dettati dal Grande Fratello e dall’Isola, con i valori mutuati da Amici, con la sicurezza ispirata dai Porta a Porta e con le opposizioni dagli Anni Zero … ci mancava anche il fantomatico miliardario che regala perle di saggezza.

 

“Articolo quinto … chi ha i soldi in mano ha vinto”, così disse il Ciuck; articolo sesto prima di parlare verifichi se sogna o se è desto, ci sentiamo di rispondergli, ovviamente con tutto il bene del mondo!

 

 

GMC