Reggina-Torino: una sfida da amarcord
Reggina-Torino, che si giochi al Comunale di Reggio o a quello di Torino, ha sempre avuto un sapore particolare. Il più delle volte il sapore del big match o, comunque, dello scontro alla pari, in base alla categoria, questo è chiaro. A dire Torino-Reggina, a chi dei tifosi amaranto non porta alla mente quel fatidico 13 giugno 1999: Stadio Delle Alpi, 60mila gli spettatori (almeno 12mila quelli di fede reggina). Amaranto e Granata sembravano un’unica cosa quel giorno in cui la Reggina si impose per 2 a 1 su un Torino già promosso in Serie A. Vantaggio iniziale di Ciccio Cozza su calcio di rigore, momentaneo pareggio di Ferrante (che mette a segno il suo ventisettesimo gol stagionale conquistando il titolo di capo cannoniere e, infine, gol di Tonino Martino e festa per tutti. La Reggina conquistò il 4º posto in classifica, all’epoca sufficiente per raggiungere la prima storica promozione in Serie A.
Più di 10 anni dopo quello storico giorno, l’ultimo atto, lo scorso anno. Due sconfitte rifilate dal Toro alla Reggina: all’andata finisce 2 a 0 in Piemonte e salta la panchina di Walter Novellino. Al ritorno ancora 2 gol rimediati dalla Reggina ad opera di un Torino cinico e fortunato. C’è Roberto Breda ad allenare gli amaranto, che dapprima passano in vantaggio con un colpo di testa di Carlos Valdez , ma che poi negli ultimi 20 minuti cedono ai granata di Colantuono, grazie ad un Matteo Sereni monumentale tra i pali.
Ma il 28 marzo 2010 la situazione era ben diversa rispetto alla Reggina ed al Torino di oggi. 8 mesi fa, si parlava di un Toro proiettato al quarto posto in classifica con 50 punti e Reggina penultima a 36 punti e crisi profonda. Situazione capovolta oggi come oggi in casa amaranto. La partita la si affronta con animi ben differenti. La serenità regna tra Foti, Atzori ed i suoi.