Pensieri positivi
Non è stata una partita che ha regalato grandi emozioni, anzi, direi una stana partita, una partita d'altri tempi, più mente che cuore, molta tattica e spazio ristretto a tecnica e "colpi di testa".
Squadre bloccate e molto nervose, difesa e contropiede, portieri poco impegnati, un lampo, il bellissimo gol di Abate, unico tiro in porta dei granata, un tuono, il gol rocambolesco di Siviglia per il pareggio, che sfrutta una rovesciata sbagliata di Mauri dopo un batti e ribatti che con il calcio ha poco a vedere. Pareggio meritato, forse anche scritto, viste le difficoltà in cui si trovano le due compagini. Niente da ridire quindi sul risultato, ci mancherebbe altro. La Lazio aveva il dovere, non scritto, di osare di più per portare a casa i tre punti, anche perché giocava davanti al proprio pubblico, i granata, che alla fine si mostrano più squadra dei bianc'azzurri anche nelle individualità, le necessità di provarci fino in fondo.
Il Toro almeno dal punto di vista strettamente difensivo, ha dimostrato di avere una compattezza ed un ordine tattico superiore a quello dei laziali, ed una rabbia agonistica più "calibrata" per raggiungere l'obiettivo prefissato, concettualmente, sono stati più dentro la partita. Il ritmo del gioco durante i novanta minuti è stato molto serrato, specialmente nella zona nevralgica del centrocampo, dove nessuno ha risparmiato sudore e fatica, contrasti e tackle energici, attenzione smisurata nei minimi dettagli, con un Toro, finalmente, in campo tutta la partita. Però, a questa partita qualcosa è mancato. Non solo le conclusioni in porta.
È mancata quella poesia, quel gesto tecnico, quel qualcosa che ti fa innamorare del calcio, che ti esalta, che vorrebbe far durare quei novanta minuti dieci volte tanto, una moderata sofferenza che da poi spazio all'esaltazione dell'uomo e del tifoso, fusi in un essere unico.
Voglio essere sincero fino in fondo, di Pensieri positivi ne ho avuti pochi oggi, sicuramente maggiore è stata la sofferenza, anche se il Toro giocava con ordine e senza quella frenesia negativa che ti porta a sbagliare anche quello che non puoi sbagliare.
Un punto che serve sicuramente poco alla Lazio, e che non tira il Toro fuori dal limbo. Indubbiamente, alla fine, dividere la posta è stato un risultato soddisfacente per le due compagini, con il Toro che può forse recriminare per quel gol tanto imprevedibile che casuale.
Evidentemente i rimpianti sono tanti, con in più l'amaro in bocca per una partita che sentivamo nostra più di altre che abbiamo giocato in precedenza, con purtroppo la consapevolezza che dobbiamo rimandare alla prossima occasione la svolta che tutti cerchiamo, posto che episodi, sfiga, e disattenzioni varie non vogliano rimettere lo zampino.
Finisce quindi in pareggio, il quinto consecutivo, un buon pareggio forse, che però non sposta di nulla la classifica, un peccato.
Pensieri positivi. Speriamo di ritrovarli presto.
Flavio Bacile