Nesti Channel - Juve Buffon, Toro Di Michele

21.09.2009 18:22 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Massimo De Marzi per www.carlonesti.it
Nesti Channel - Juve Buffon, Toro Di Michele
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© foto di Federico de Luca

I numeri parlano da soli: quattro vittorie nelle prime quattro giornate la Juve negli ultimi vent’anni le aveva conquistate solo nella stagione 2005/2006 (sotto la guida di Fabio Capello), quattro successi in cinque giornate, con il miglior attacco della serie B e una difesa che ha subito solo due reti, sono invece la testimonianza della rinascita del Toro, da sabato capolista solitario, dopo le battute d'arresto di Brescia e Frosinone.

A far compagnia alla Juve al piano di sopra invece c’è una Samp che Del Neri sta modellando come il suo primo Chievo, anche se a Genova può contare su due fuoriclasse come Cassano e Pazzini. A gioco lungo, però, i blucerchiati saranno costretti a ridimensionare le loro ambizioni e la lotta scudetto sarà un affare privato tra la banda Ferrara e l’Inter. I nerazzurri hanno vinto fortunosamente e immeritatamente a Cagliari, grazie alle prodezze di Milito e allo sciupio degli attaccanti avversari, la Juve invece ha risolto la pratica Livorno in mezz’ora sabato sera, grazie ai gol di Iaquinta e Marchisio.

Se però il migliore in campo è il tuo portiere, autore almeno di quattro interventi decisivi, vuol dire che non è tutto oro ciò che luccica, anche se Buffon è pagato per fare la differenza e lo strano, semmai, è stato vederlo in difficoltà in alcuni momenti della scorsa stagione. Ora che ha ritrovato la piena efficienza fisica, è di nuovo il numero uno dei numeri uno, in una squadra che ha finalmente una profondità di organico che mancava nel recente passato, tanto da permettere di vincere contro il Livorno malgrado l’assenza di sei giocatori di peso. Giovedì contro il Genoa dell’ex Gasperini, però, servirà una prova decisamente più tonica da parte di tutta la squadra, perché l’attacco del Genoa è in grado di far male a qualsiasi avversaria: sarebbe auspicabile il recupero di Diego, indispensabile contro formazioni di livello e molto organizzate.

Il Toro, invece, dopo aver maramaldeggiato a Salerno (e fatto saltare la panchina di Brini), si prepara ad affrontare nel giro di quattro giorni Padova e Frosinone, due test decisamente più tosti. Ma se i granata vanno in vantaggio a possono godere di spazi larghi, con questo rigenerato Di Michele e Bianchi potrebbero fare male a molte avversarie di categoria superiore, figurarsi in questa serie B povera di grandi nomi e contenuti tecnici. Il merito di Colantuono, però, non va sminuito, perché ha saputo rivitalizzare un ambiente depresso, mentre altre candidate alla promozione stanno steccando e sono già distanti dal Toro. Che, con il ritorno di Leon, potrà aggiungere un altro nome di peso ad una rosa già ricca