Mister X vuole il Toro ma deve 30mila euro all'Atc
Raffaele Ciuccariello, il mister X che si è candidato a comprare il Toro, deve all’Atc la bellezza di 30mila euro. Non è uno scherzo. È la cifra accumulata durante la lunga permanenza di Ciuccariello nelle case popolari. O meglio, nella sua morosità degli ultimi anni poi conclusasi con lo sfratto, il 20 maggio del 2004, che ha visto la partecipazione dei vigili urbani, di un fabbro e di un camion traslochi.
Ora, la candidatura di Ciuccariello ad acquistare il Toro potrebbe far bene sperare gli uffici dell’Atc. Finalmente i soldi ci sono ed è possibile riscuotere. Ma rimane un ostacolo da affrontare, che annega le speranze dell’Atc. Secondo gli uffici comunali, infatti, mister X avrebbe l’abitudine di cambiare spesso residenza: per alcuni è un escamotage per aggirare una notifica di pagamento. E di sicuro la migrazione di Ciuccariello non aiuta.
La lunga permanenza nelle case popolari di mister X, imprenditore di origini pugliesi di 68 anni, grande tifoso granata, era iniziata nel lontano ’79. Assieme a cinque dei suoi figli abitava in un appartamento dell’Atc, a Mirafiori, in via Pavese. Passa il tempo. Altra casa popolare: molti vicini ricordano la permanenza dell’uomo oggi chiamato mister X in via Moncrivello 5. Per l’esattezza abitava al terzo piano in una casa ristrutturata da poco. Il suo passaggio qui è stato più lungo: dal 1994 al 2004. Anno fatidico dello sfratto. Allora, suona strano, faceva il venditore di bibite: girava con un furgoncino. Poi la svolta, la fortuna. Da dicembre Ciuccariello abita nel castello di Envie, in quella che fu una fortezza prima, per poi divenire castello nel ‘400 e assumere le fattezza attuali nell’800. Una struttura che nel passato ha ospitato personaggi del calibro di Silvio Pellico, Massimo D’Azeglio e Camillo Benso Conte di Cavour.
Mister X ha ereditato un’ingente somma e decide così di offrire 40 milioni per l’acquisto della società granata. Peccato per quel vecchio debito con l’Atc, che scolorisce la vicenda. Adesso bisognerà vedere le mosse del diretto interessato. Quel che è certo è che l’Atc - fatte slave le difficoltà della notifica di pagamento - è intenzionata a riscuotere il suo antico credito. Sono, infatti, troppi i casi di morosità non sanata che si annidano nei suoi archivi. E la situazione finanziaria non è certo della più rosea. Ora la “palla” passa a Ciuccariello: prima la casa popolare o il Torino?
e.d.b.