La Stampa - I gigolò del calcio

Si è parlato spesso dell’omosessualità anche tra i giocatori professionisti ma nessuno lo ha mai ammesso. Eppure c’è un giocatore che milita in Lega Pro che ne parla apertamente in una intervista che andrà in onda questa sera su La7 e anticipata da un quotidiano senza tuttavia fare nomi, compreso il proprio. In più ammette di essere proprio un gigolò.
«Millecinquecento euro per qualche ora - spiega - I calciatori pagano senza fiatare. Li incontro spesso in albergo la domenica sera dopo la partita. Chiedono di rilassarsi. Non hanno problemi a farsi baciare sulla bocca. Però sono terrorizzati dall’idea di essere scoperti. Vendo le mie prestazioni a giocatori di squadre importanti - dice - ho circa 30 clienti, una dozzina di serie A, ce ne sono alcuni, non tanti, che fanno parte della nazionale e anche qualcuno sposato. In tre occasioni mi hanno chiesto di fare l’amore in gruppo con più giocatori della stessa squadra ma anche con amici di formazioni diverse. Lo sanno che gioco anch’io, ma non vengo richiesto per questo. Molti di loro sono bisex. In Italia nessun calciatore ammetterà mai di essere gay, almeno per ora».
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