Diritti tv, Sky vs Mediaset Conto tv, luci rosse e liti
Tanti misteri, troppi, nell'ultima vicenda dei diritti tv. Un esposto di Crispino, patron di Conto tv, ha innescato la reazione (molto a sorpresa) dell'Antitrust: aperta un' istruttoria perche i pacchetti favorirebbero soprattutto Sky e Mediaset. Bisognerà aspettare il 10 maggio 2010 per la conclusione delle indagini ma intanto la Lega Calcio va avanti per la sua strada, non cambia i suoi pacchetti, lunedì scade il bando e mercoledì prossimo i presidenti dei club prenderanno una decisione. E veniamo ai tanti misteri: la Lega ha aspettato sino al 10 luglio per presentare il suo bando, studiato nei dettagli con l'advisor Infront e presentato anche all'Agcom e all'Antritrust. Anzi, proprio il 9 luglio c'è stata una riunione (una delle tante) con alcuni funzionari di Catricalà che hanno approvato nei dettagli il piano della Lega. I pacchetti erano a conoscenza quindi degli sceriffi dell'Antitrust. Come mai, allora hanno aperto l'istruttoria? Potrebbero anche multare la Lega, fra un anno e Conto tv (o qualsiasi altra emittente che si sente danneggiata) potrebbe rivolgersi al giudice civile. Ma potrebbe anche finire tutto del nulla: di sicuro una vicenda molto strana.
Secondo mistero. Marco Crispino è l'inventore di Conto tv: l'emittente a luci rosse fattura poco più di sei milioni di euro all'anno e si è interessata anche al mondo del calcio. La Lega Calcio ha cercato di opporsi, soprattutto nel periodo della presidenza Matarrese. L'ex deputato Dc, ora spostatosi con il Pdl, ha un fratello vescovo: non poteva tollerare che le partite di pallone finissero ad un'emittente che, fra le sue sue trasmissioni di punta, aveva anche Superpippa Channel. Niente da fare: Crispino si è aggiudicato alcune gare internazionali, ha tentato anche quest'anno con i diritti della Supercoppa di Pechino (ma Inter-Lazio sarà trasmessa dalla Rai cha l'ha comprata per soli 250.000 euro circa, molto meno dello scorso anno). Conto tv ha acquistato anche una parte della Coppa Italia. Ma c'è un problema: non ha ancora pagato 3 delle quattro rate dello scorso anno e nemmeno la prima di questa stagione (le partite scattano il prossimo 2 agosto). La Lega si è già rivolta ad un legale, la vicenda finirà in tribunale. Crispino precisa: "C'è un contenzioso con la Lega, abbiamo contestato il regolare adempimento del contratto. In particolare quanto riguarda il calendario della Coppa Italia. Abbiamo già cercato di trovare un accordo ma non ci siamo ancora riusciti". Di sicuro Crispino si è rivolto al tribunale di Milano per chiedere, in base all'ex articolo 33, un provvedimento d'urgenza: il blocco, insomma, dell'asta dei diritti tv. Ma come mai Crispino si lancia contro la Lega e le grandi emittenti tv? Come può competere per i diritti satellitari con un fatturato di soli sei milioni all'anno? Oppure: chi c'è dietro Crispino? L'Espn ha preso la Premier league e ha già detto di non essere interessata al campionato italiano. Capiremo qualcosa di più lunedì quando, ore 12, scade il bando d'asta: Sky e Mediaset si marcano a vicenda, Sky voleva che il mercato dei diritti fosse riequilibrato rispetto al suo concorrente, che punta fortissimo sul digitale per i prossimi anni. Sky, in base al bando, dovrebbe pagare 570 milioni per il 2010, Mediaset 210 milioni. Possibile che una delle due emittenti faccia un'offerta al ribasso per lunedì. Oppure potrebbero essere entrambe a scegliere la via della trattativa privata: una strada che piace a molti presidenti di società. Soprattutto i grossi club non hanno mai digerito la nuova legge Gentiloni-Melandri e sono convinti che la trattativa privata potrebbe portare più soldi e magari sognano an cora di poter fare saltare la legge....
E veniamo al tifoso: cosa potrebbe cambiare per lui dal 2010, quando saranno assegnati i diritti tv?
Rispetto alla situazione attuale ci sarebbe una partita in più alla domenica alle 12,30 e, al massimo, quattro gare il lunedì sera. Per i club invece sono soldi che consentono di tenere in piedi il Circo del pallone. Soldi vitali.