Cairo scrive a Leggo: "Non ho rapporti con Moggi"

30.01.2009 16:14 di  Marina Beccuti   vedi letture
Cairo scrive a Leggo: "Non ho rapporti con Moggi"
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Non bastano i problemi di classifica ed il calciomercato, senza metterci di mezzo Mister x che vuole comprare il Toro. Adesso arrivano anche pesanti illazioni su presunti rapporti di collaborazione tra Moggi e Cairo, ipotesi avanzata dal quotidiano free press Leggo. Così Cairo ha scritto al giornale per smentire.

"Facciamo riferimento all'articolo nel quale, in relazione all'assunzione del direttore sportivo Rino Foschi, si afferma che 'nasce dai tanti incontri che il presidente granata ha effettuato nell'ultimo mese con l'ex ferroviere di Civitavecchia', per segnalarvi che tale notizia è totalmente infondata così come sono falsi i riferimenti a presunti incontri avvenuti a Grugliasco, colazioni a base di pesce e altre amenità. Vi chiediamo di voler provvedere alla pubblicazione della presente rettifica secondo le disposizioni della legge sulla stampa. Cordiali saluti. Urbano Cairo".

Non è mancata la replica di Leggo:

"Confermiamo tutto. Cairo ha visto e sentito Moggi in questi mesi. Che poi Foschi sia uno dei migliori amici dello stesso Moggi è stato ribadito dai due anche in recenti interviste. Tralasciamo la qualità dei pasti consumati da Cairo con l'ex dirigente juventino: se si sia trattato di triglie alla livornese o di tagliata di manzo, se abbiano bevuto una bottiglia di Chablis o di Barbaresco è irrilevante. Forse la verità è che Cairo - la cui popolarità è in crisi, visti la gestione e i risultati del Torino che ha rilevato nel 2005 - non gradisce che il proprio nome venga accostato al protagonista dello scandalo più grave del calcio italiano. Ma questo è un problema suo, non di Leggo. E la smentita somiglia molto alla fiducia data (e tolta) negli anni a De Biasi e agli altri tecnici che hanno guidato i granata...".

Se vogliamo dare un giudizio alla questione c'è da dire che Moggi ha perso colpi: non sembrano granchè questi consigli, a parte la scelta di Foschi, che appare la miglior decisione dell'era Cairo.