Agnelli, la classe e Krasic
In genere il nostro sito non si occupa della Juventus se non in rare o speciali occasioni e questa lo è. Prima è meglio leggere le parole di Andrea Agnelli, pronunciate mentre entrava in Lega. "Krasic è un campione corretto e per questo va tutelato. Domenica pomeriggio si è scatenata una violenza mediatica dove sono partiti giudizi di alcuni giornalisti basati sull'etnia del giocatore, per questo abbiamo allertato i nostri avvocati". Agnelli ha poi concluso che succede questo perchè la Juventus sta tornando temibile, se lo dice lui.
In genere alla Juve sono ottimi affabulatori perchè cercano di manipolare le immagini, che tutti hanno visto, fornendo una spiegazione di comodo, pensando che gli altri siano mal disposti solo perchè prevenuti. Avendo visto in diretta l'episodio incriminato ho potuto constatare il commento del cronista di Sky, che ha subito valutato "scandaloso" il tuffo di Krasic. Francamente non si riesce a capire cosa c'entri l'etnia del giocatore serbo, visto che in Italia ce ne sono tanti di origini slava e vogliamo sperare che non ci sia accanimento per una questione di nazionalità. Se poi qualche giornalista esce dal seminato (vedi Pistocchi) allora dovrà farsi un esame di coscienza perchè nello sport non ci devono essere differenze etniche.
Per la cronaca il giocatore, considerato l'erede di Nedved, è stato squalificato con la prova tv per due giornate, ma la Juventus ha già presentato il ricorso. Ma non era meglio stare zitti e vergognarsi di quanto successo domenica? La Juventus è talmente temibile che per vincere ha cercato di frodare fingendo un rigore, dove l'arbitro c'è cascato, ma Iaquinta ha sbagliato. Nel caso il destino ci ha messo una toppa su questo brutto episodio antisportivo. E Agnelli Senior c'è cascato per la seconda volta nella mancanza di stile. Vi ricordate quando disse che l'Inter era nervosa e loro no come andò a finire? I nerazzurri massacrarono il Bari mentre la Juve fu sconfitta in casa dal Palermo. Agnelli ha la memoria corta quanto (stra)parla. La difesa del proprio giocatore ci può stare, ma il tuffo era talmente evidente che era meglio ammettere semplicemente l'errore, anche se magari qualche tv ci ha masticato sopra in modo esagerato.