A Trieste il week end anti "hooligans"
Trieste sarà l’altra faccia della medaglia di quello che si è visto a Genova nella non-partita tra Italia e Serbia. Nel capoluogo friulano verranno raccontati e mostrati i migliori progetti europei per far conoscere ai giovani le lingue e le culture attraverso la passione per lo sport e i suoi valori: da oggi, venerdì 15 a domenica 17 ottobre, si terrà il secondo convegno europeo “Languages meet Sport. Per il dialogo interculturale e l’inclusione sociale”. "Si tratta di un progetto avviato lo scorso anno e sostenuto dalla Comunità europea, "spiega Ariella Cuk, ideatrice e responsabile dell’iniziativa, "che ha voluto far emergere i migliori progetti educativi che utilizzano lo sport per favorire il dialogo interculturale e diffondere tra i giovani i valori del rispetto reciproco e delle regole condivise. Quest’anno, però, ci sarà anche una concreta iniziativa di solidarietà, particolarmente significativa in questo momento, che parte da Trieste, città di confine, aperta a tante culture e religioni e di grande tradizione sportiva, a favore di Sarajevo, che ha vissuto le ferite della guerra. Con programma “Challenge for Inclusion” faremo giocare a Trieste, nella magnifica Piazza Unità d’Italia, in brevi partite amichevoli, i ragazzi di Inter Campus Sarajevo, che unisce sotto la stessa maglia ragazzi serbi, croati e mussulmani, con i giovani dell’Arsenal Double Club di Londra, e tanti altri giovani delle scuole e delle squadre della città, compresa una rappresentativa della comunità serba che vive a Trieste. In sostanza" conclude Ariella Cuk, "dimostreremo concretamente a questi giovani, attraverso lo sport e al calcio in particolare, che è possibile conoscersi, dialogare e sentirsi cittadini europei". (www.languagesmeetsport.eu)