Ventura: "Non basta la parte sinistra della classifica, il Toro deve lottare ogni anno per l'Europa"
Giampiero Ventura ai microfoni di Sky risponde alle domande sulla seconda vittoria consecutiva della sua squadra: "Abbiamo vinto meritatamente, rischiando su un paio di contropiedi dell'Atalanta, uno soprattutto molto pericoloso, quello di Pinilla. Poi in realtà abbiamo fatto la partita e l'abbiamo gestita quando siamo andati in vantaggio. Il Torino del secondo tempo di Milano era una squadra che ha giocato con grande personalità, anche oggi una parte di gara è stata giocata in quel modo. Poi sul finire della partita, quando vuoi solo portare a casa il risultato, perdi un po' le caratteristiche di questa squadra che quando gioca apertamente produce, quando non gioca non solo non produce, ma rischia anche. Nell'ultimo quarto d'ora abbiamo smesso di giocare e invece era proprio lì che avremmo dovuto farlo, per faticare di meno. Comunque era una vittoria fondamentale da ottenere e l'abbiamo fatto".
"Stagione soddisfacente se finissimo nella parte sinistra della classifica? Quello è il nostro obiettivo minimo, però l'annata è stata particolare, ci è successo di tutto e di più. Basti pensare alle ultime due partite casalinghe dove abbiamo fallito due rigori decisivi. Questi mesi in cui non arrivavano i risultati non possono cancellare quanto di buono fatto, come la programmazione tecnica di cui si vedranno i frutti negli anni futuri".
Su Maxi Lopez il tecnico ligure è un po' caustico, ma affronta il tema con il sorriso, smorzando le polemiche: "Maxi dovrebbe pensare al perchè non ha giocato sinora, non ha come ha giocato in queste due ultime gare. Noi lo abbiamo aspettato, abbiamo avuto la pazienza che magari molte società non hanno. L'anno scorso in pochi credevano potesse tornare un giocatore determinante, invece lo è stato in molte partite. Avremmo voluto lo fosse anche quest'anno, però ha dovuto fare un lavoro enorme per superare le problematiche che aveva. Adesso che c'è la possibilità di giocare la sta sfruttando, ritornando a essere importante. Sono d'accordo con lui quando dice che i giocatori importanti sono quelli che determinano, oggi lo ha fatto con un gol. Comunque ormai questa partita è andata in archivio, quello che conta è la successiva gara, la trasferta di Bologna.
Immobile recupererà per sabato? Non credo. Deve recuperare appieno, è molto importante per noi, ma abbiamo dei sostituti all'altezza".
Domanda immancabile sul mercato prossimo venturo: "
"Il mercato del Torino deve passare dalle cessioni, però non vann ceduti i migliori in blocco. Una cessione, seppur di una pedina importante vuol dire incassare quei 20/25 milioni per acquistarne due o tre che possono nel giro di qualche anno diventare a loro volta giocatori di livello.
L'esempio di Darmian dello scorso annocalza a pennello, con il suo sacrificio sul mercato abbiamo potuto prendere i Belotti, i Baselli, gli Zappacosta. Se dovvessimo cederne un altro quest'anno, l'importante è seminare bene come abbiamo fatto.
Noi vogliamo e dobbiamo alzare comunque l'asticella: il Torino deve e può giocare ogni campionato lottando per l'Europa, non ci sono dubbi. La domanda però è come farlo? Costruenzo uno zoccolo duro di giovani giocatori da far maturare, programmando con lucidità e cognizione tecnica, per essere in lotta per l'Europa nel giro di 2 o 3 anni".