Var o Vor, l'importante è l'applicazione sul campo da parte degli arbitri

Due casi clamorosi di errore umano, togliendo sempre gol sacrosanti di Berenguer annullando l'intervento dello strumento che avrebbe invece convalidato
03.08.2019 06:00 di  M. V.   vedi letture
Var o Vor, l'importante è l'applicazione sul campo da parte degli arbitri
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© foto di Federico Gaetano

La stagione sta per riprendere e con lei la terza annata di utilizzo dello strumento Var, che dovrebbe aiutare i direttori di gara nelle loro valutazioni quando questi incorrono in errori evidenti. Il problema è che con il Torino, fino ad ora, le cose non sono andate benissimo, con ogni probabilità sono costati punti preziosi in classifica (non quantificabili però, le variabili da analizzare sono davvero tante), ma soprattutto, Var o Vor che sia (nel secondo caso se sarà centralizzata, ma come abbiamo potuto vedere ieri non sarà pronta prima di gennaio), il problema parte dai fischietti verdi.

Eh si, perché nelle due stagioni di vita, l'inspiegabile ignoranza sull'uso dello strumento di Davide Massa due anni fa e Paolo Valeri quello scorso non hanno permesso al Var di poter convalidare in entrambe le situazioni gol regolari di Berenguer: il primo, l'esordio in campionato con Sinisa Mihajlovic in panchina, a pochi secondi dal fischio finale, con Massa che fischiò mezzo secondo prima del gol dello spagnolo, in posizione nettamente regolare (qui si, togliendo due punti al Toro); il secondo, ad Udine, riuscì a fischiare addirittura sul colpo di testa dell'ex Osasuna in pallonetto solo davanti al portiere prima che la palla superasse la linea. Il Toro ed i suoi tifosi sperano di non dover nuovamente fare i conti con situazioni tanto imbarazzanti nate dall'incapacità altrui.