Vanoli ha le sue colpe, ma non dev'essere il capro espiatorio

Vanoli ha le sue colpe, ma non dev'essere il capro espiatorioTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 06:15Primo Piano
di M. V.

Che venga esonerato o meno, scaricare le responsabilità del fallimento stagionale su Paolo Vanoli è un colpo basso veramente poco elegante. Non è esente da responsabilità, perché è vero che in campo ci vanno i giocatori ma è altrettante corretto pensare che sia il tecnico a dovergli trovare le giuste motivazioni, quando vengono meno. Vanoli è all'esordio in Serie A, e come prima stagione, tutto considerato, fino a otto giornate dal termine, la squadra granata ha mostrato gioco e risultati, andando oltre le aspettative, dovendo far fronte a ripetute defezioni, su tutte quella di Zapata che ha poi saltato la restante annata dopo l'infortunio patito contro l'Inter, e non è stato in alcun modo rimpiazzato. Però non è giustificabile il cammino finale dopo aver raggiunto la matematica salvezza, regalando tempi e punti un po' a tutti, battendo solo un'Udinese che arrivava pur sempre da quattro sconfitte di fila.

E qui risiede la sua responsabilità. Detto questo, è davvero imbarazzante paragonare il rendimento del Toro con Juric con quello di Vanoli, dopo aver indebolito fortemente il gruppo con una campagna acquisiti decisamente inadeguata sia per il valore dei calciatori arrivati a sostituire i partenti che per i  loro ruoli. Piuttosto si concretizzano le nostre paure iniziali, che abbiamo più volte sottolineato: allontanare un tecnico scomodo e incline a lamentarsi del mercato (arrivando anche alle mani con il direttore sportivo), trovando i consensi del pubblico, per prenderne uno emergente ma che mai ha conosciuto certi palcoscenici, bloccato di fatto nella possibilità di parlare apertamente per evitare di precludersi altre strade analoghe o migliori nel corso della sua carriera e, come effettivamente accaduto, su cui scaricare ogni colpa.