Una vittoria non sia la scusa per non rinforzare adeguatamente e subito il Torino
Era fondamentale che il Torino vincesse con il Parma e il fatto che ci sia riuscito per di più senza subire gol costituisce una boccata d’ossigeno, anche perché ha permesso di abbandonare l’ultimo posto in classifica complice la sconfitta del Crotone che così scivola indietro di due lunghezze. Ma questo non cambia la realtà dei granata che restano pur sempre una squadra che presenta preoccupanti criticità, infatti, il 3 a 0 finale fa sembrare la vittoria più netta di quanto non sia stata e rischia di far passare in secondo piano il fatto che fra il gol di Singo al minuto 8 e quello di Izzo al minuto 88 ci siano state due parate decisive di Sirigu una su Inglese al minuto 68’ e l’altra su Karamoh al minuto 74’ e che poi sul due a zero il portiere granata ne ha fatta una terza ancora su Inglese (90’) prima che Gojak (95’) fissasse definitivamente il risultato appunto sul 3 a 0. Certo il Torino con la vittoria di ieri ha portato a tre i risultati utili consecutivi stante i due pareggi nelle precedenti gare con Napoli e Bologna, ma in queste due partite si erano verificate le solite rimonte degli avversari con tanto di 4 punti gettati alle ortiche per cui tutto va inquadrato nel corretto contesto. Progressi sì, ma di qui ad avere certezze che il periodo buio sia stato messo definitivamente alle spalle non si può ancora affermarlo, visto poi che la classifica dice che il Torno è al penultimo posto con 11 punti insieme a Genoa e Spezia e che fra due giorni dovrà affrontare il Verona che è 8° con 23 punti e sabato il Milan che è primo a quota 37.
Oggi inizia ufficialmente il calciomercato detto di riparazione e il Torino ha assoluto bisogno di riparare agli errori che sono stati commessi nella sessione estiva quando a Giampaolo è stata consegnata una squadra che aveva giocatori che volevano andarsene via e soprattutto non sono stati dati il regista e il trequartista di ruolo tant’è che il mister alla fine ha dovuto cambiare modulo e abbandonare il suo 4-3-1-2 per passare al 3-5-2 e inventarsi Rincon regista davanti alla difesa e Lukic trequartista. La peggior cosa che potrebbe accadere al Torino e che Cairo pensi che in fin dei conti la squadra non ha poi così bisogno di rinforzi e che dia ordine a Vagnati di concentrarsi sulle cessioni e poi solo eventualmente capitassero delle vere e proprie occasioni prendesse una o due pedine in più in modo da dare a Giampaolo qualche alternativa. Sarebbe un azzardo perché il Torino è tutt’altro che fuori dal tunnel come appunto dimostra la classifica e basta che qualche cosa s’inceppi o che un imprevisto, leggasi infortunio o Covid, si metta di traverso per annullare i piccoli progressi fatti.
Rinforzi e che arrivino subito questo è e resta l’imperativo categorico per scongiurare la retrocessione.