Tutti gli indizi portano a dire che Ventura resta ad allenare il Torino
Cairo più volte ha detto che si tiene stretto Ventura, Patrachi anche lui ha affermato lo stesso concetto, il mister in più occasioni ha ribadito di avere ancora due anni di contratto con il Torino e di stare programmando con la società la prossima stagione. Se tutto questo non basse è arrivata anche l’ufficializzazione della prima parte del prossimo ritiro estivo che si terrà per il quarto anno consecutivo a Bormio dal 10 al 24 luglio. L’ufficializzazione è comparsa sul sito del Torino Fc e nel comunicato stampa, con tanto di logo anche della società granata, sono riportate le parole di Ventura: “Quello del ritiro precampionato è un momento molto importante nella preparazione della stagione sportiva e a Bormio ci sono tutte le condizioni per lavorare bene. Le strutture sono di alta qualità, la località è estremamente accogliente e la disponibilità e la professionalità che tutti hanno sempre dimostrato nei confronti dei giocatori e dell’entourage della squadra costituiscono un ulteriore valore aggiunto. Negli anni scorsi ci siamo trovati benissimo pertanto non lo dico per convenzione, ma con convinzione: tornare a Bormio per noi rappresentava la priorità”.
Se all’interno della società granata ci fossero anche solo delle perplessità sul continuare con Ventura in panchina si sarebbe pubblicato un comunicato stampa che riporta le parole dell’attuale allenatore? A rigor di logica no, quindi se è stato fatto è l’ulteriore indizio che Ventura sarà l’allenatore del Torino anche per la prossima stagione. Tutto è possibile nel mondo del calcio, ma se non insorgeranno tali attriti fra Ventura e Cairo e Petrachi, magari sulle strategie di mercato o una chiamata per guidare la Nazionale, a oggi non così probabile, un divorzio non è ipotizzabile. Se poi qualcuno, anche in mancanza di ulteriori sviluppi in senso contrario, vuole continuare a parlare della possibilità che il prossimo anno il Torino sarà allenato da un altro mister si diverta pure a farlo, ma i tifosi giudichino con obiettività ciò che leggono e sentono e soprattutto credano agli indizi probanti e non al pourparler.