Tra infortuni, torti arbitrali, limiti propri il Torino si gioca l’ultima possibilità di restare sul treno per l’Europa

04.03.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il Torino al Franchi
TUTTOmercatoWEB.com
Il Torino al Franchi
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Il Torino attende di sapere gli esiti degli esami ai quali oggi sarà sottoposto Ilic, che ha dovuto lasciare il campo sabato sera dopo meno di 9 minuti dall’inizio della gara con la Fiorentina sorretto da due membri dello staff sanitario dopo lo scontro fortuito con Biraghi e la conseguente torsione del ginocchio sinistro. Più che incrociare le dita e pregare non si può fare. Ma anche nella migliore delle ipotesi venerdì sera non sarà disponibile per la partita contro il Napoli come pure Ricci espulso, per doppia ammonizione con secondo giallo rifilatogli ingiustamente dall’arbitro Marchetti, e che si vedrà fermare per una giornata dal giudice sportivo. Si monitorano le condizioni di Tameze, che lo scorso 23 febbraio in allenamento aveva avuto un problema al bicipite femorale destro con interessamento distrattivo di basso grado, però il francese al massimo potrà essere utilizzato per una parte del prossimo match e quindi a Juric per il centrocampo rimangono solo Linetty e il giovane Gineitis.     

Non proprio la migliore condizione avere gli uomini contatissimi in mezzo al campo per affrontare venerdì sera al Maradona il Napoli, che dall’arrivo in panchina di Calzona sembra essersi ripreso e ha pareggiato nell’andata degli ottavi di Champions con il Barcellona e in campionato dopo aver pareggiato con il Cagliari ieri sera ha battuto la Juventus rilanciandosi così per un posto in Europa. Senza contare che i torti subiti dal Torino ad opera degli arbitri hanno sottratto punti preziosi ai granata. In questa stagione le partite incriminate sono arrivate a cinque in campionato più una in Coppa Italia che ha decretato l’eliminazione della squadra di Juric. Milan (sconfitta 4-1, Genoa vittoria 1-0, Frosinone in Coppa Italia sconfitta 1-2 ed eliminazione, Monza pareggio 1-1, Frosinone pareggio 0-0 e l’ultimo sabato con la Fiorentina altro pareggio 0-0. E francamente chi se ne importa, per non usare un’espressione decisamente molto più colorita e volgare, se poi quegli arbitri Mariani, Chiffi, Fourneau, Doveri e Massimi sono stati fermati per un periodo come lo sarà Marchetti perché tanto al Torino i punti non saranno restituiti. Troppo magra la consolazione che non possano fare danni altrove e magari indirettamente danneggiare ancora il Torino.

Torino che già di per sé ha limiti e basta pensare che pur quando crea occasioni da gol fatica tremendamente a concretizzarle e infatti in 27 giornate è riuscito a segnare solo 25 reti e insieme a Lecce e Cagliari è la quintultima squadra di Serie A per numero di gol segnati. Un problema che i granata si trascinano da anni e che neppure il passaggio alle due punte ha minimamente risolto. E anche questo ovviamente influisce nel tenere il Torino ancorato al 10° posto e solo grazie a una difesa veramente solida, con 25 reti al passivo è la 4ª del campionato, è ancora sul treno per l’Europa.

Treno però dal quale rischia di scendere se non inizia a vincere a ripetizione. Il gruppone di squadre che lottano per un posto in Europa giornata dopo giornata si fa meno compatto e le distanze in classifica aumentano. Inter* 69, Juventus 57, Milan 56, Bologna 51, Roma 47, Atlanta 46, Napoli 43, Fiorentina 42, Lazio 40, Torino 37, Monza 36 e Genoa* 33 (* hanno una partita in meno e si affronteranno questa sera). Gli scontri diretti che possono aiutare o meno si riducono di numero e il Torino ultimamente ha perso quelli con Lazio e Roma e non è andato oltre il pareggio con la Fiorentina. Adesso resta quello con il Napoli e poi con il Monza e più avanti, ma potrebbe ormai essere troppo tardi, quelli con Bologna e Atalanta. E anche gli incroci fra le altre concorrenti si riducono sempre più. Nel prossimo turno, quando appunto nel primo degli anticipi il Torino affronterà il Napoli, ci saranno: Bologna-Inter sabato ore 18, Juventus-Atalanta domenica ore 18, Fiorentina-Roma domenica sera e a completare il quadro Genoa-Monza sabato sera e Milan-Empoli domenica pomeriggio e Lazio-Udinese lunedì sera.
Sei sono i posti sicuri per le competizioni europee e un settimo può arrivare dalla Coppa Italia. E’ vero che forse altri potrebbero esserci se l’Italia rimarrà al primo posto nel ranking Uefa e ancor di più se i club italiani vincessero Champions, Europa e Conference League, ma questi ultimi due scenari non rappresentano alcuna certezza per cui è meglio fare affidamento solo su 6-7 posti e soprattutto sulle proprie forze senza contare troppo sulle disgrazie altrui.