Toro è il momento di essere attivo fin dall’inizio senza aspettare di svegliarti dopo eventi negativi
“La Sampdoria è squadra tosta, che ha la capacità di giocare un certo tipo di calcio in ampiezza, in attacco della profondità ed è brava nelle seconde palle quindi dovremmo fare una prestazione davvero, davvero molto attenta” questo ha detto mister Nicola ieri alla vigilia della gara con i blucerchiati. Il Torino per tanto non dovrà crogiolarsi sulla vittoria in rimonta di mercoledì con il Sassuolo perché la classifica non gli permette di farlo. Il quartultimo posto con un solo punto in più del Cagliari, anche se i granata hanno da recuperare la partita con la Lazio e i sardi hanno perso con lo Spezia nell’anticipo di ieri, è un margine parecchio ridotto che è persino meglio considerare che neppure ci sia, tanto più che mancano ancora dodici partite, computando anche quella che il Torino ha da recuperare.
Non ci sono dubbi che il Torino da quando in panchina c’è Nicola abbia un trend positivo con sei risultati utili, quattro pareggi e due vittorie, su otto partite e che le due sconfitte siano state se non proprio dovute sicuramente almeno condizionate dal focolaio Covid che ha colpito la squadra con 8 giocatori che si sono ammalati e la quarantena. Detto questo, però, non si può non tenere conto che i granata già prima avevano mostrato che durante l’arco delle partite non riuscivano a mantenere un rendimento costante. Infatti l’essere rimontati, come accadeva soprattutto con Giampaolo, o rimontare è in entrambi i casi indice che qualche problematica c’è ed è per questo che a mister Nicola è stata fatta la domanda su come spiega che nell’arco della stessa partita la squadra si comporta in modo molto differente com’è avvenuto con il Sassuolo? E lui ha risposto così: “Non sono d’accorso su questo. Il Torino gioca produce occasioni e non molla mai. Certo è che magari commettiamo ancora alcuni errori e questo ci sta capitando nelle ultime situazioni soprattutto all’inizio, ma la squadra è costantemente impegnata a produrre gioco, calcio e a cercare di far di tutto per portare a casa sempre l’intera posta in palio e poi alle volte ci riusciamo e altre no, ma questo è quello che si vede in campo e lo dicono i numeri e non io. Quindi oggettivare attraverso una prestazione che sia altalenante no. Questa è una squadra che ha dimostrato di saper cambiare pelle e di saper interpretare modi di stare in campo diversi e questo è una forza. Dobbiamo essere solo più coscienti del fatto che non dobbiamo sempre magari aspettare qualche cosa di negativo prima di attivarci in maniera convincente o decisamente convincente”.
Se l’allenatore dice che non si tratta di prestazioni altalenanti non è un problema dargliene credito, ma resta inconfutabile il fatto che come dice anche lui la squadra si attiva dopo qualche cosa di negativo, leggasi andare in svantaggio, ed è proprio questo che va scongiurato. Non sempre le rimonte vanno a buon fine per cui è meglio non mettersi in questa condizione. Oggi pomeriggio con la Sampdoria c’è la possibilità di allungare sul Cagliari e portarsi a quattro punti in più ed è un’occasione assolutamente da non perdere. Essere sul pezzo dal fischio iniziale a quello finale è quindi un obbligo.