Torino, Ventura "ferito" nell'animo da un comportamento ritenuto scorretto
Nel giorno che precede la partita c’è sempre la conferenza stampa ed anche oggi è stato così con mister Ventura, che si è presentato in sala stampa a poche ore dalla partita con il Modena. Ma non era il solito Ventura: volto tiratissimo, voce incrinata dalla delusione di chi ha aperto la propria casa per accogliere degli ospiti che credeva amici e alcuni di loro invece si sono rivelati in tutt’altro modo e la rabbia di aver riposto male la propria fiducia. Per far capire a chi legge cosa è accaduto bisogna spiegare il fatto avvenuto ieri in tarda mattinata. Ieri, appunto, Ventura aveva invitato i giornalisti, che quotidianamente seguono il Torino, per scambiarsi gli auguri di Natale e fare due chiacchiere in amicizia. Durante la chiacchierata il mister ha concesso un grande privilegio ai presenti visionando qualche minuto di una partita con l’allenatore che spiegava ai giornalisti quello che avviene in campo, come succede normalmente fra il mister e i suoi giocatori quando rivedono una gara per commentarla.
Un tale evento è da considerarsi un privilegio perché è cosa rarissima, se non unica, che venga fatta da un allenatore nei confronti dei giornalisti. Era chiaro che poter assistere a questa spiegazione permetteva a chi per mestiere fa informazione di avere un’ulteriore prospettiva nel guardare le partite. Non si trattava di una conferenza stampa, di un’intervista o di un fatto di cronaca di cui si doveva rendere conto, certo non vi era nulla da nascondere o da tenere segreto come se si trattasse di un incontro di una setta, diciamo che è stata una “lezione” molto molto interessante che doveva servire ad arricchire i presenti, che da tempo chiedevano al mister di poter analizzare uno spezzone di partita con lui. Nonostante si trattasse di un incontro privato due testate giornalistiche cartacee oggi hanno pubblicato un articolo su quanto avvenuto. L’aver reso pubblico un fatto privato ha profondamente ferito l’animo di Ventura e si può solo immaginare quanto l’abbia fatto star male leggere questa mattina i due giornali.
Ovviamente il mister quando oggi è arrivato in conferenza stampa ha esternato tutta la immensa amarezza, delusione e rabbia. Sentimenti talmente forti che gli hanno impedito di distinguere fra chi lo aveva “tradito” e chi no; ma come non dare a Ventura totale ragione ed espirmergli dal profondo del cuore la massima solidarietà per quello che gli è stato fatto. Ventura è stato “pugnalato” alle spalle dopo che ha regalato un momento di grande condivisione in amicizia. E’ normale che quanto è avvenuto segni profondamente il mister, che si è sentito usato per scrivere un articolo di giornale nel quale venivano riportate virgolettate le sue parole come se fossero state delle dichiarazioni e messo di conseguenza in difficoltà nei confronti dei vertici della società che lo ha ingaggiato e dei suoi giocatori che deve quotidianamente guidare, gli uni e gli altri non presenti all’incontro e quindi impossibilitati a sapere in quale clima si è svolta la visione dello spezzone della partita e con quali parole è stata commentata. Che questo triste episodio segni profondamente il rapporto fra Ventura e i giornalisti al seguito del Torino è inevitabile.
Da oggi tutti dovrebbero stare un po’ più vicino a mister Ventura per fargli sentire tutto il calore e l’affetto che si merita e per fargli dimenticare al più presto, anche se è difficile, la pesante scorrettezza che una sparuta minoranza gli ha fatto.
Passando alla gara con il Modena Ventura, ancora profondamente scosso e turbato per quanto letto su due giornali, laconicamente ha detto: “Cercheremo di fare il nostro meglio. Gli avversari di sabato sono una squadra di tutto rispetto anche se hanno avuto finora alti e bassi. In campo l’importante non sarà se il Modena giocherà più o meno chiuso, ma quello che il Torino saprà fare. Non ho ancora deciso chi mandare in campo dal primo minuto né con quale modulo giocheremo e lo farò solo poco prima dell’inizio della partita. Tutti i punti sono importanti e le somme vanno tirate alla fine, tutto il resto sono chiacchiere”.