Torino, summit con Cairo e Petrachi

Ma chi rema contro è meglio che esca in punta di piedi...
18.12.2011 19:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, summit con Cairo e Petrachi
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Sale l'allarme in casa Toro per il terzo black out stagionale, un trend che a inizio stagione sarebbe stato firmato da tutti. Tre sconfitte nel girone di andata, in attesa di chiuderlo contro l'Albinoleffe il 6 di gennaio, significa aver fatto miracoli. Si dice che la Befana tutte le feste porta via e si spera dunque che finiscano anche i regali agli avversari, un 2012 che deve nascere all'insegna della stessa carica mostrata nelle prime partite, con un'attenzione da parte di tutti: remare dalla stessa parte, chi non lo fa e va a parlare di autolesionismo, attaccando le scelte di Ventura, si faccia un esame di coscienza, perchè è da troppi anni che certi "opinionisti" non aspettano altro che tirare fango addosso al Toro, invece di aiutarlo, soprattutto nei momenti difficili. Criticare è giusto, infierire significa essere in malafede. E a Malta potrebbero continuare gli spifferi, se qualcuno non vigilerà attentamente. Ieri comunque Ventura s'è intrattenuto con Cairo e Petrachi, probabilmente per fare il punto della situazione e parlare di eventuale mercato. "Abbiamo perso una partita che dovevamo vincere", è stato il laconico pensiero del presidente. Ma prima di pensare a forze fresche, ne dovrebbero arrivare poche e solo adatte al modulo di Ventura (oppure un paio di giovani visti in prospettiva serie A), è meglio ritrovare la serenità, anche rischiando di blindare la squadra fino a giugno.