Torino, Longo si gioca il futuro: contro il Parma una tappa fondamentale
Il traguardo è di quelli importanti, considerando che è in sella alla panchina granata già da quattro mesi e mezzo, eppure per Moreno Longo sarà soltanto la seconda sfida interna da allenatore del Toro. Dopo il suo esordio, coinciso con la sconfitta per 1-3 contro la Sampdoria, ha ancora avuto il tempo di disputare due trasferte (perse entrambe, 1-0 a Milano sponda rossonera e 2-1 al San Paolo di Napoli) prima della sospensione causa Coronavirus. Il suo rendimento è da incubo, ma vanno anche considerati il trend di Belotti e compagni e il poco tempo avuto a disposizione. Adesso, però, non può più sbagliare nemmeno Longo: la società si aspetta risposte, i tifosi si aspettano un cambio di marcia, tutto l’ambiente non vuole lontanamente pensare al rischio di dover lottare per la salvezza fino all’ultima giornata. Ecco perché il Parma sarà subito un crocevia fondamentale.
Caccia ai primi punti - I ducali stasera e poi martedì l’Udinese, le sfide per restare in serie A sono fissate nei primi giorni della nuova serie A. E Longo vuole subito esorcizzare il suo tabù: non ha ancora fatto punti sulla panchina del Toro, in carriera ha vinto soltanto una partita in 19 apparizioni nella massima serie. E quel successo, ovviamente, si allontana sempre di più: era il 28 ottobre 2018, Spal-Frosinone 0-3, ormai più di un anno e mezzo fa. Tra l’esonero a dicembre della stessa stagione e il ritorno sotto la Mole sono passati altri 14 mesi, ora vuole lasciare il segno. "Siamo tutti in discussione, ma allenare il Toro è un privilegio" continua a ripetere il nuovo direttore sportivo, Davide Vagnati, lasciando sempre nuvoloni neri sul futuro della panchina granata. Longo non ci pensa, l’unico suo pensiero è fare bene: ed è anche per questo motivo che non ha ancora sciolto gli ultimi dubbi sul primo Toro post-Coronavirus. Lo farà durante la rifinitura di oggi, ma si va verso il 4-4-2 con la coppia Zaza-Belotti davanti. Una mini rivoluzione per provare in tutti i modi a rilanciare una squadra che a inizio anno aveva ben altre ambizioni.