Torino, Longo cerca punti e Belotti cerca gol
Anche per questa sera, l’imperativo è uno solo soltanto ed è sempre lo stesso: vincere. L’1-1 di sabato contro il Parma ha permesso di interrompere la striscia negativa di sette sconfitte consecutive tra campionato e coppa Italia, eppure la zona retrocessione resta ancora troppo vicina. Solo i tre punti rappresenterebbero una boccata d’ossigeno, soprattutto per non ritrovarsi con l’acqua alla gola nell’affrontare la trasferta di Cagliari, la Lazio in casa e il derby contro la Juventus, i tre appuntamenti che andranno nella settimana tra sabato 27 giugno e sabato 4 luglio. La prima gara post-Coronavirus ha lasciato aspetti positivi, come una condizione fisica più che accettabile e il record di tiri in un’unica partita, 14. Ecco perché, oltre alla vittoria, l’obiettivo principale di questa sera è ritrovare il miglior Belotti.
Il Gallo e il Toro viaggiano a braccetto: da quando il capitano ha smesso di segnare, i granata hanno smesso di vincere. Lo hanno fatto ancora per una settimana, grazie alla rete di Berenguer contro il Bologna, poi la lunghissima striscia negativa. Era il 12 gennaio scorso, esattamente 163 giorni fa, mentre Belotti tocca quota 170 giorni senza gol. Avrebbe potuto interrompere il proprio già sabato, ma dagli undici metri ha dato forza e pochissima precisione, tanto da permettere a Sepe di respingere il suo rigore. E’ il settimo errore dal dischetto del Gallo dal 2015 ad oggi, nessuno in serie A ne ha sbagliati così tanti. Ed è stata anche l’unica vera occasione avuta dal capitano del Toro contro il Parma: Longo, infatti, gli ha cucito addosso un vestito nuovo. Parte largo a sinistra per poi accentrarsi, un esterno atipico per le sue caratteristiche, anche se è riuscito a confezionare qualche buona azione, come l’assist per la testa di De Silvestri durante il primo tempo. E anche per stasera, l’assetto dovrebbe restare lo stesso.
Non sembra orientato a rivoluzionare, ma a confermare: ecco il pensiero di Longo sull’undici anti-Udinese per andare sempre a caccia del primo successo da allenatore granata. Edera, che ha dato ottime risposte e ha macchiato la prestazione soltanto con l’errore clamoroso da pochi passi, agirà nuovamente sul fronte offensivo, mentre in mezzo dovrebbe esserci Zaza, proprio come accaduto contro il Parma. L’ex Valencia è l’unico dubbio, il ballottaggio è con Aina: da qui uscirà anche il ruolo di Berenguer, tra esterno di centrocampo (con Zaza) e terzo del tridente (con il nigeriano in mediana). Lukic e Lyanco sfidano Meité e Bremer, confermati Izzo e Nkoulou, entrambi in crescita.