Torino, il problema è il gol

Solo quarantasei reti realizzate in trentanove partite. Attaccanti ed esterni i più prolifici. Il centrocampo ha contribuito con quattro centri e la difesa con tre. Bianchi con diciannove gol è il capocannoniere granata indiscusso.
10.05.2011 12:19 di Elena Rossin   vedi letture
Torino, il problema è il gol
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© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com

Bianchi sarà pure secondo in classifica marcatori e con una sola rete in meno segnata rispetto al capocannoniere Piovaccari, ma questo non basta a risolvere il problema del Torino che segna poco. Infatti per una squadra che aspira ad andare in serie A aver realizzato quarantasei gol (di cui due autogol e tre sono arrivati grazie a rigori concessi) in trentanove partite, ovvero 1,17 reti in media a gara, non è abbastanza: prova ne è che se si stilasse la classifica in base alle reti il Torino si ritroverebbe all’ottavo posto - con davanti Siena, Novara, Padova, Atalanta, Piacenza, AlbinoLeffe e Varese - e non al sesto.

Il Torino in questa stagione in sette partite non ha segnato: due volte nel girone d’andata (Pescara, sconfitta e Grosseto, pareggio) e cinque finora in quello di ritorno (Varese, Novara, Vicenza, Livorno e Frosinone, tutte sconfitte). Analizzando più in profondità i gol dei granata si nota che sono quasi equamente divisi fra primo e secondo tempo: ventitre nella prima frazione di gara (un rigore e due nei minuti di recupero) e ventuno nella seconda (due rigori, due autogol e uno oltre il tempo regolamentare). Un dato è ancor più preoccupante degli altri: nella prima parte del campionato, seppur di poco, il numero dei gol realizzati è stato maggiore rispetto alla seconda, tenendo ovviamente conto che mancano ancora tre partite alla fine. Venticinque contro diciannove (due su rigore e un autogol) con una differenza di sei, per pareggiare i conti i granata dovrebbero segnarne due per ogni prossima gara, purtroppo decisamente non in media con quanto realizzato finora.

Praticamente solo gli attaccanti segnano in casa Toro, perché il contributo degli altri giocatori è stato minimo. Dieci diversi calciatori sono andati a rete. Svetta su tutti capitan Bianchi (19), seguito da Sgrigna (6), Antenucci e Iunco (5), De Vezze (3), D’Ambrosio (2), Pagano, Obodo, Pellicori e Pratali (1). Come si può facilmente constatare attaccanti ed esterni sono stati i più prolifici con trentasette gol, seguiti dai centrocampisti con quattro e dai difensori con tre. Con questi dati è dura pensare di vincere le prossime tre partite per essere certi di accedere ai playoff e, poi, in caso di supplemento di campionato vincere in casa e almeno pareggiare in trasferta e approdare così in A. Però, come dice il noto detto, la speranza è l’ultima a morire e magari i giocatori del Torino si sono tenuti le migliori cartucce tutte per il finale …… staremo a vedere.